La gallerista Ilaria Sergi racconta la joint venture con la cinese Peishuo Yang

Roma

Ilaria Sergi

Intervista con la gallerista romana Ilaria Sergi, a pochi giorni dal finissage a Milano della mostra Il mondo attorno, la personale di Marco Angelini, organizzata grazie alla collaborazione della Loft Gallery Spazio Mater della Sergi e MA- EC, la prima galleria cinese per l’arte contemporanea in Italia, diretta da Peishuo Yang.

Può spiegarci il progetto portato a Milano? «Da sempre impegnata nella ricerca di nuove opportunità e di nuovi mercati e stimoli dal 2017 la Loft Gallery Spazio MatEr ha siglato una joint venture con la prima galleria cinese in Italia, la MA EC fondata a Milano da Peishuo Yang, con sede anche a Shangai. La collaborazione, frutto di una visione dell’arte che vede insieme ricerca artistica, potenza espressiva e posizionamento sul mercato dell’arte, ha già all’attivo tre importanti momenti espositivi che da maggio a luglio 2017 hanno coinvolto sia la sede di Roma che di Milano».  

Come è nata questa joint venture con lo spazio milanese? «In un momento di profondo mutamento del mercato dell’arte, soprattutto quella italiana oltre i confini nazionali, la nostra galleria si è interrogata sulle possibilità che attraverso i suoi strumenti i suoi artisti avrebbero potuto utilizzare per far crescere e conoscere a livello internazionale la loro arte. Il primo evento che ha avvicinato le due gallerie è il prestigioso festival di arte contemporanea a Pechino nel famoso 798 Art District dove la MA EC rappresenterà diversi artisti italiani, tra cui il talentuoso ed eclettico Gianfranco Basso della Loft Gallery Spazio MatEr, che parteciperà al festival con l’opera Push the Botton della sua collezione di ricamo su tela».

È stata la prima tappa di un progetto che si ripeterà anche in futuro? «Da Simbiosi Contemporanee – maggio 2017 – collettiva di artisti italiani e cinesi tra cui la romana Barbara Crimaudo, a Effetto Tyndall – giugno 2017 – la Residenza d’Artista presso la Loft Gallery Spazio MatEr, fino alla mostra personale di Marco Angelini a Milano – giugno 2017 – e la futura mostra personale di Giorgio Piccaia a Roma – dicembre 2017 – il sottofondo di questo primo anno di collaborazione è stato il confronto e la contaminazione, con una finestra aperta sulla Cina e su Shangai. Per il 2018 insieme a Peishuo Yang stiamo organizzando un calendario espositivo abbinato ad importanti opportunità per i nostri collezionisti, di conoscere non solo la forza creativa dei nostri artisti, ma anche le infinite opportunità che derivano da un ottimo investimento in arte».  

La sua galleria è molto dinamica tra Roma e Milano. Come state impostando il vostro lavoro? «La Loft Gallery Spazio MatEr ha la capacità di organizzare anche in tempi molto stretti i suoi eventi espositivi, questo grazie sia alla forte rete relazionale e professionale della sua fondatrice che dello staff che con lei lavora. Come per la MA EC la possibilità di dare visibilità nelle due capitali italiane Roma e Milano agli artisti nazionali ed internazionali con cui si lavora è una opportunità di grande prestigio. Entrambe le gallerie sono nel cuore delle due città, una di fronte il Colosseo, l’altra alle spalle del Duomo di Milano, inoltre l’apertura sul mercato cinese da una parte e dell’America latina dall’altra offre uno scenario sempre aperto ed in evoluzione».  

Qual è la differenza tra la piazza di Roma e quella di Milano per una galleria d’arte? «La differenza. Sono due mondi e due modi di guardare l’arte. La piazza milanese, dinamica, attiva, aperta ad un mercato disposto ancora ad investire e puntare anche su emergenti è una città in evoluzione. Milano ha il vantaggio di avere intere zone dedicate all’arte contemporanea, dove nascono nuove gallerie e dove non si ha il timore di scommettere su nuovi nomi e modi di fare arte. Roma è invece in questo momento chiusa in se stessa, la condizione economica e sociale della città trattiene le grandi capacità ed il grande prestigio che da sempre caratterizza l’ arte capitolina, da dove sono nati e continuano a nascere gruppi e scuole d’arte. Ma Roma mantiene ancora il suo ruolo di Matrona dell’arte, dallo scorso anno finalmente la città si è dotata di un nuovo circuito, la Rome Art Week, che ad ottobre 2017 presenterà la nuova edizione e che vuole essere una reale possibilità di movimento per artisti e gallerie. E quest’anno l’appuntamento della RAW sarà per la Loft Gallery Spazio MatEr, attraverso di un calendario espositivo davvero importante, un ulteriore momento per raccontare questa preziosa collaborazione tra Milano e Shangai con la MA EC di Peishuo Yang». 

Di recente avete promosso in galleria un incontro che approfondiva il rapporto tra l’arte e l’energia. Cosa vi affascina di questo connubio? «Il binomio arte e scienza ha per noi il ruolo di indagare sulla forza della ricerca, che è il comune denominatore tra i due settori. Sia l’arte che la scienza crescono e si sviluppano attraverso la ricerca, e questo è il valore aggiunto di tutti gli artisti che sono rappresentati e che lavorano con noi. La mostra personale Il Mondo Attorno di Marco Angelini, ospitata a Milano dalla MA EC e organizzata dalla Loft Gallery, è stata ideata proprio partendo da questa necessità: come l’arte può influenzare la scienza, intesa soprattutto come ambasciatore e costruttore di futuro. Per rispondere a questa domanda e indagare su questo quesito, l’arte di Marco Angelini è stata supportata da prestigiosi nomi della ricerca scientifica e culturale italiana, come lo storico dell’arte Prof. Claudio Strinati – in una collaborazione continua con la galleria di Roma – e il ricercatore ENEA Arch. Antonio Disi, che insieme a me e Federico Strinati hanno curato l’intero progetto espositivo, inserito nella campagna nazionale per l’efficienza energetica Italia in Classe A».