Il mondo attorno, un racconto attraverso le tele di Marco Angelini

Milano

Il 21 giugno alle 18.00 inaugura al MA-EC – Milan Art Events Center, in collaborazione con Loft Gallery Spazio MatEr di Roma, Il Mondo Attorno, la personale di Marco Angelini artista romano di rilievo internazionale. La sua ricerca ha individuato, nella disciplina pittorica, la sua ideale traduzione concettuale e la più idonea interpretazione di visioni quotidiane e di attimi catturati tra le pieghe di realtà diverse ed appartate – socialmente o culturalmente – che, nelle sue opere, si appropriano di nuove dignità.

La mostra, ideata e curata da Ilaria Sergi e Federico Strinati, presenta un nutrito corpo di opere della più recente produzione dell’artista romano con un chiaro ma, allo stesso tempo, sussurrato riferimento alle potenzialità insite nei segni  – siano essi le stratificazioni del quotidiano, le traiettorie astratte che designano incontri casuali tra individui di culture apparentemente inconciliabili o le strade della vita in sé –  e nella loro capacità di delineare mappe geografiche alternative, da percorrere a 360 gradi per poter rinvenire nuove e condivisibili prospettive di pensiero, utili ad apprendere appieno la manifestazione del presente, nell’accezione il più possibile globale del termine. Frugando nei risvolti più veri, meno contaminati, della contemporaneità, utilizzando quegli oggetti e simboli che ci accomunano e legano tutti nel nostro quotidiano, Marco Angelini ridisegna, lungo le sue linee rette su tessuti, fondali dai colori eleganti e coinvolgenti, la visione di un’umanità variegata che appare, nei suoi lavori, improvvisamente e naturalmente riconciliarsi, condividendo i medesimi percorsi esistenziali, perlustrando le stesse strade, inseguendo le medesime utopie. Alessio Cosentino, tra le firme della mostra, descrive molto bene il ciclo di opere presentate, che sono il risultato di una vita – e di un percorso artistico – profondamente calato nella realtà e nella contemporaneità. Cosentino afferma che l’artista pone l’accento sul riuso, sulla necessità di non considerare scarto elementi ed oggetti che hanno perso soltanto il loro “simulacro di modernità”: nella serie di opere fondo giallo con Iphone, un cosmo fatto di oggetti di uso comune (degli utensili di cucina, del feltro, pinze da ufficio) si contrappone ad elementi che fanno parte del nostro recente passato ma che oggi non sono più contemporanei (il frontalino di un’autoradio con Cd oppure un Iphone). Lo stesso discorso vale per la serie fondo giallo prese elettriche, in cui spine elettriche e prese da muro di vecchia tecnologia ci parlano di un mondo  scintillante innaturalmente iper-illuminato  ed iper-connesso.

Al suo fianco grandi nomi del panorama culturale e scientifico nazionale e internazionale si confronteranno per aprire un nuovo dialogo su questo inedito binomio che ha come comune denominatore la ”Ricerca”: lo storico dell’Arte Prof. Claudio Strinati e l’ Arch. Antonio Disi, ricercatore e responsabile della campagna di comunicazione sull’efficienza energetica Italia in Classe A, promossa dal Ministero dello Sviluppo Economico e condotta dall’ ENEA – Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. Il concetto e il principio del risparmio energetico non è meno valido in campo culturale purché ben argomentato e appreso. Non si tratta, cioè, di risparmiare nel senso di spendere o investire meno risorse, ma di non sprecare quella energia che il patrimonio culturale ci dà. Potenzialmente tale patrimonio infatti è poco e male sfruttato perché è raro che si riesca a trarne un beneficio in termini di crescita e sviluppo da una approfondita cognizione e comprensione di esso.

La Loft Gallery vuole con questa mostra stabilire un nuovo rapporto non solo con i collezionisti e il mercato, ma soprattutto con le associazioni di categoria, la cittadinanza e il mondo culturale milanese e lombardo. In questo percorso fondamentale è la collaborazione con la MA- EC, prima galleria cinese per l’arte contemporanea in Italia, che ospita questo progetto espositivo e che vede nella lungimiranza della sua gallerista, Peishuo Yang un ponte culturale ed economico non solo con Milano ma con Shanghai e la Cina. Fino al 30 giugno, info: http://www.ma-ec.it/