Il futuro per i giovani? Turismo e agricoltura all’Università Europea di Roma


Quali sono i veri asset dell’Italia, quelli che garantiranno ai ragazzi di oggi maggiori prospettive di lavoro? Turismo ed enogastronomia. È la risposta che danno tutti i principali analisti macroeconomici. È l’indicazione che arriva dai massmedia più autorevoli. Il Corriere della Sera, tanto per fare un esempio, nei suoi incontri dedicati all’innovazione, ha sottolineato come una maggiore competenza digitale farà fare all’agricoltura, e in particolare quella legata al territorio, enormi progressi in termini di qualità e produttività.

Volendo fare una sintesi si può dire che le alte competenze maturate nel turismo e nelle scienze agrarie offrono oggi ai nostri giovani le più ampie garanzie in termini di prospettive occupazionali qualificate. La risposta formativa a queste importanti prospettive di lavoro arriva dall’Università Europea di Roma (Uer) che ha lanciato un corso di laurea intitolato Turismo e Valorizzazione del territorio. «Il corso – spiegano dall’ateneo ubicato in un bellissimo campus all’americana sull’Aurelia – coniuga le competenze tecnico-professionali tradizionali con le nuove tecnologie del web marketing e della comunicazione digitale, per poter operare con soluzioni innovative sia nell’ambito del turismo culturale e religioso sia in quello del turismo sostenibile e dell’agri-business. Il corso offre inoltre una solida preparazione interdisciplinare di base teorico/pratica con insegnamenti di economia, diritto, sociologia, storia, geografia e dei sistemi informativi, valorizzazione del patrimonio artistico e culturale».

In questo settore in Italia di meglio probabilmente non c’è. Del resto l’Università Europea di Roma già da tempo si è posizionata ai vertici delle classifiche di qualità accademica redatte dall’Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca (Anvur). Non a caso la valutazione della qualità della ricerca 2011-2014 fatta proprio dalla Anvur, che ha considerato le pubblicazioni scientifiche di tutti i docenti delle università italiane, ha evidenziato che l’Università Europea di Roma nell’Area 10 (Scienze dell’antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche) si è classificata al primo posto nella graduatoria assoluta di tutte le Università italiane. È inoltre emerso l’eccellente risultato dell’area giuridico-privatistica delle università di categoria. Gli atenei sono in tutto 45 e l’UER è al dodicesimo posto. Ottimo risultato anche per l’Area delle Scienze economico-aziendalistiche, dove l’UER si colloca al diciottesimo posto su 66 atenei di categoria con Economia e Gestione aziendale. Insomma per un ateneo che ha soli dieci anni di vita questi risultati certificano la qualità dell’offerta formativa raggiunta dell’Uer.

Il prorettore, Alberto Gambino, intervenendo al Festival dello Sviluppo e del Turismo Sostenibile, ha sottolineato proprio come l’Università Europea abbia raggiunto posizioni di eccellenza grazie al corpo docente giovane e molto qualificato e grazie ad alcune scelte strategiche rivelatesi vincenti. Il turismo coniugato all’agricoltura è proprio una di queste. Insomma per quei ragazzi interessati a lavorare tra le bellezze e le bontà del nostro Paese l’Uer è il posto giusto dove iscriversi. Per vedere il campus e capire meglio come funziona l’università, il prossimo openday è il 13 di luglio. Per maggiori info www.universitaeuropeadiroma.it