Il Tar boccia le nomine di cinque direttori stranieri. Si salvano Schmidt e Holberg

Roma

Dalle maxi-nomine alla maxi-figuraccia. È di ieri la decisione del Tar di sospendere gli incarichi dei direttori stranieri di cinque musei statali autonomi: Palazzo ducale di Mantova, Museo archeologico nazionale di Napoli, Museo archeologico nazionale di Taranto, Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria, Gallerie Estensi di Modena. «Una figuraccia internazionale – ha commentato a caldo Dario Franceschini – il Mibact presenterà oggi stesso appello al Consiglio di Stato e chiederà la sospensiva delle sentenze». Ma quali sono le ragioni di questa decisione? Non si tratta di questioni personali, bensì di una illegittimità a monte dei concorsi. Il Tar, infatti, ha ritenuto che non ci fossero le condizioni per aprire le selezioni a candidati internazionali e, neanche a farlo a posta, sette dei direttori sono stranieri. Nello specifico le ragioni riguardano i criteri di valutazione usati e le modalità usate nelle procedure delle ammissioni. Novità arrivano tuttavia da Firenze, dove Eike Schmidt resterebbe Direttore della Galleria degli Uffizi di Firenze così come Cecile Holberg alla Galleria dell’Accademia di Firenze. Il Tar del Lazio infatti ha respinto il ricorso che riguardava la loro posizione perché la ricorrente non ha potuto dimostrare l’illegittimità della sua estromissione.