Botero festeggia 85 anni con una grande retrospettiva

Roma

Origini colombiane, popolare in tutto il mondo per il suo inconfondibile linguaggio pittorico, stiamo parlando di Fernando Botero che dal 5 maggio al 27 agosto approda al Complesso del Vittoriano con la prima grande retrospettiva italiana. L’esposizione, a cura di Rudy Chiappini, ripercorre attraverso una cinquantina di capolavori dell’artista, molti dei quali in prestito da tutto il mondo, gli oltre 50 anni di carriera del maestro, dal 1958 al 2016. Una dimensione fiabesca, onirica, dove è forte l’eco della nostalgia e la presenza di un universo in via di dissoluzione, che accoglie uomini, animali e una vegetazione i cui tratti riportano alla memoria l’America Latina, dove tutto è più vero del vero e in cui trova spazio l’esuberanza di forme e racconto. Botero ha guadagnato fama internazionale catturando la fantasia della vita dipingendo figure corpulente, dalle forme generose e morbide. Nato a Medellin in Colombia nel 1932, Botero è oggi certamente uno degli artisti più famosi e popolari al mondo. Apolide, eppure legato alla cultura della sua terra, Botero ha anticipato di diversi decenni l’attuale visione globale dell’arte; la sua opera infatti rappresenta una commistione straordinaria tra la tradizione latino-americana e la pittura europea. Suddivisa in sezioni tematiche – Antichi maestri, Natura morta, Corrida, Religione, Politica, Società, Famiglia, Festa, Nudo, Ritratti, Violenza in Colombia, Circo, Abu Grahib – questa monografia presenta i dipinti realizzati dall’artista negli ultimi trent’anni, affiancati dai capolavori degli anni precedenti, risalenti agli anni ’60, quali le straordinarie nature morte o le tele che si rifanno agli antichi maestri, da Leonardo a Goya, da Piero della Francesca a Raffaello. Info: www.ilvittoriano.com

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