Non solo giovani artisti, il Turner Prize apre le porte anche agli over 50

Londra

Turner PrizeIl Turner Prize, il prestigioso premio britannico dedicato all’arte contemporanea da 25mila sterline, ha annunciato che aprirà le porte agli iscritti di tutte le età. Fino a questo momento il riconoscimento era conferito soltanto agli under 50, limite che da ora in poi sarà abolito: «Lo aspettavamo da tanto – ha affermato Alex Farquharson, direttore della Tate Britain e presidente della giuria del Turner Prize – e crediamo che adesso sia il momento giusto per questo cambiamento». Lo storico premio che fino ad ora ha sostenuto gli artisti emergenti diventerà adesso una dimostrazione del fatto che per un artista il momento di svolta può verificarsi in qualsiasi momento della vita. Anche Anish Kapoor, che quando vinse nel 1991 il premio aveva 37 anni, sembra essere d’accordo con questa decisione: «È una buona cosa, c’è stata una sorta di ossessione per lunghissimo tempo sull’età in arte e credo sia invece positivo ammettere che a volte ci vuole una vita per essere riconosciuti come artisti». Nato nel 1984, il Turner Prize era inizialmente aperto a tutti, anche a critici, curatori e direttori di gallerie. Cosa che è cambiata nel 1988 per permettere solo agli artisti di partecipare e, dal 1991, solo agli artisti con meno di cinquant’anni. Gli organizzatori hanno anche annunciato un secondo cambiamento, negli anni precedenti gli artisti erano giudicati solo sui progetti per cui erano stati nominati e non per l’opera realizzata per l’esposizione del Turner. Da questo momento il lavoro prodotto per l’esposizione sarà preso in considerazione. Il Turner ha inoltre annunciato i nomi della giuria del 2018 che includerà lo scrittore Tom McCarthy; Lisa Le Feuvre dell’ Henry Moore Institute; Elena Filipovic, direttrice della Kunsthalle Basel; Oliver Basciano, critico d’arte internazionale e editore per ArtReview.