Il nuovo numero, il #109

Guido Segni, Free Wi-Fi, Inside Art#109 coverCinque dollari per scriversi Free Wi-Fi sulla schiena. Questa la proposta dell’artista Guido Segni a una microworker della piattaforma fiverr.com. Il lavoro, realizzato appositamente per noi, è diventato la cover del nostro nuovo numero, il 109, e come tutte quelle precedenti è in vendita sulla nostra galleria online a tiratura limitata. L’immagine è parte di un progetto più grande di Segni incentrato sui millenials, i loro consumi e il mondo della comunicazione digitale.

Proprio lui apre il giornale, un’intervista in otto pagine presenta il lavoro dell’artista che innesca sistemi di tensione fra l’arte digitale e i limiti dei supporti fisici. Desert failure, per esempio, è un archivio web di immagini del Sahara destinato a essere completato fra 50 anni. Supporti fisici e tecnologia sono i capisaldi anche della ricerca firmata Quayola ospite all’ultima Quadriennale dalla quale è tornato a Londra, dove vive, con una menzione speciale della giuria. «Il mio lavoro – spiega l’artista – è legato all’espansione dei sensi che deriva dall’apparato tecnologico» con questi strumenti Quayola indaga l’iconografica classica come ben dimostra il suo ormai famosissimo Laocoonte.

Più incentrato sul mondo online è il lavoro di Joe Hamilton che tratta la rete come un archivio sterminato di immagini in grado di produrre un altro mondo, sì artificiale ma non per questo in contrasto con quello naturale. La pensa diversamente Julius Von Bismarck che ha colorato letteralmente i piccioni di Venezia nel tentativo di ridare loro dignità e tanto basta per presentare la sua ricerca non convenzionale.

Jacopo Rainaldi presenta invece la sua poetica incentrata sulla memoria senza nostalgia dal Google data center agli animali triassici «Mi sembra – dice – che il pericolo sia quello di uno sguardo proiettato al passato, un po’ rassicurante, mentre mi piacerebbe che l’archivio potesse essere una chiave per leggere il presente e il futuro». È fra gli artisti di questo numero e fra i tre autori ad aver inaugurato il nostro spazio Fondamenta con il suo video All the world’s memory. Il bitume sulle ruote dello skate graffia le tele dipinte di Cosimo Casoni, i suoi paesaggi impreziositi d’asfalto tradiscono le sue origini toscane, dalla strada ai Macchiaioli tutto su una superficie. Chiude la sezione Artists il fotografo Alfredo Dante Vallesi con una serie di paesaggi nei quali la presenza umana è appena suggerita.

Internet e il dark web sono oggetti della ricerca The Iceberg realizzata da Giorgio Di Noto. Il portfolio del numero è dedicato proprio a questa serie incentrata sul mondo nascosto della rete rendendo visibile l’invisibile e sollevando il sommerso.

Surfing waves è invece il titolo del focus di questa edizione, incentrato sul rapporto fra suono e arte contemporanea. Uno scritto del musicologo Giacomo Fronzi presenta il tema sviluppato poi dal collettivo Now – New Operation Wave che propone una ricognizione della scena artistica attuale incentrata proprio sul doppio filo d’interesse arte e musica. Simbolo di questa fusione è l’IRCAM, istituto di ricerca parigino fondato da Pierre Boulez e che sta lanciando in questi giorni la prima edizione di Vertigo, ce ne parla il direttore dell’istituzione Frank Madlener. Chiude il focus un approfondimento firmato Valentino Catricalà su due nuovi musei di prossima apertura in Germania dedicati alla musica elettronica.

Su isola segreta e deserta, al largo delle coste sarde è nato uno spazio speculativo sull’immagine, si chiama Montecristo project e i suoi fondatori Enrico Piras e Alessandro Sau ci spiegano di cosa parliamo in una lunga intervista. Sempre nella sezione spazi presentiamo la nostra nuova creatura, Fondamenta da poco inaugurata. Nuovo spazio anche per la galleria Triphé di Cortona che apre una nuova sede a Roma, ne parliamo con la fondatrice Maria Laura Perilli.

Nella sezione Eventi invece presentiamo l’ultima mostra di Francesca Leone al Macro, Giardino, e la rassegna romana arrivata all’undicesima edizione Ritratti di poesia. Apre la sezione Personaggi un’intervista con Gianni Pellegrini fra i fondatori del gruppo Astrazione oggettiva e autore di una personale ricerca sulla pittura non figurativa. Abbiamo anche intervistato Emanuele Cappelli designer e docente RUFA, ideatore del dynamic brand dell’Accademia, che spiega le connessioni tra il mondo dell’arte e quello del design.
Chiude, infine, la rivista un lungo articolo sul ruolo del curatore, su come è cambiata la professione confermando la sua necessità nel sistema dell’arte contemporanea.

Articoli correlati