Due pareti sfondate, letteralmente, quelle della Fondazione Volume che ieri ha inaugurato la mostra Duo, di Felix Schramm. L’artista, Amburgo classe 1970, torna per la seconda volta a Roma, dopo una residenza nel 2008 a Villa Massimo – Accademia Tedesca. Per l’occasione ha deciso di realizzare un intervento aggressivo che coinvolge l’architettura dello spazio architettonico generando un conflitto di prospettive tra spazio reale e spazio illusorio. A oltrepassare le pareti elementi costruiti tramite l’intersezione di strutture in legno e cartongesso dipinti, che alterano fortemente la percezione dello spazio rompendo la continuità dei muri della galleria. Le pareti così perdono materialità rinunciando alla loro funzione di limite e svelano una nuova dimensione, esplodendo nello spazio fino ad alterare l’orizzonte visivo. Realtà e finzione, luce e ombra, vuoto e pieno, l’architettura così modificata da Schramm mette in evidenza la compresenza di elementi contraddittori e complementari, dando vita a un complesso sistema in cui pittura luce e architettura si fondono per dare vita a un’opera d’arte totale. Fino al 13 gennaio 2017; Info: fondazionevolume.com