Aura – Alberto Di Fabio

Milano

Luca Tommasi dal 22 settembre al 19 novembre ospita nella sua galleria milanese, la Galleria Luca Tommasi Arte Contemporanea, la personale Aura di Alberto Di Fabio. In mostra una decina di acrilici su tela recenti, di medio e grande formato ed una selezione di piccole opere su carta. Da qualche anno tra i nomi più in vista del panorama contemporaneo italiano, Alberto Di Fabio è autore di una pittura astratta ma basata su precisi spunti iconografici e tematici. In un dialogo serrato tra macro e microcosmi, la proliferazione di forme che caratterizza le sue tele fa riferimento al mondo della fisica e dell’uomo, mettendoli in relazione con lo spazio cosmico. Tra gli spunti che si sono succeduti nei recenti cicli dell’artista, i paesaggi montuosi come simbolo di elevazione mentale (nella mostra alla Fondazione Menegaz di Castelbasso, 2014); il cosmo e l’ambizione sublime di poterlo percorrere (Macro, Roma, 2015); il dialogo con la cultura umanistica del Rinascimento (nella mostra Cosmic gate, diffusa in vari luoghi storici di Ferrara – giugno-luglio 2016).
La personale milanese comprende una selezione di tele e carte recenti. In questo gruppo di lavori l’artista torna a concentrarsi sul soggetto umano: lo spunto poetico sono “le potenzialità della mente, la sua aura e il suo magnetismo”, spiega Di Fabio. Riferendosi simbolicamente a discipline tanto diverse come scienza, matematica, religione, filosofia e poesia, ”i dipinti invocano una riconciliazione tra pensiero razionale e attività istintiva e creativa, tra emisfero sinistro e destro del cervello”. Il richiamo al rapporto tra interiorità ed esteriorità, tra l’individuo e un contesto che lo sovrasta e allo stesso tempo lo esalta, evoca riflessioni sul posto che l’uomo può ricavarsi nel costringente mondo contemporaneo.

Sul piano stilistico, i lavori esposti rappresentano un’ulteriore evoluzione nella poetica di Di Fabio: il segno si inserisce armonicamente in una trama pittorica ancor più sviluppata e lavorata che in passato. Ma lo slancio creativo è come sempre sostenuto da una struttura rigorosa: i contrasti di cui vive la sua pittura -tra pieni e vuoti, luce e buio, segno incisivo e gesto pittorico – danno vita infatti a un linguaggio sistematico, come un alfabeto da decifrare che ricorre di dipinto in dipinto.

 

 

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