A Palazzo Antici Mattei la mostra sull’arte antica del disegno

Roma

Per la prima volta, dopo oltre 100 anni, l’Accademia di Belle Arti di Roma apre l’archivio storico mostrando i gioielli del proprio patrimonio artistico nelle sale del Centro Studi Americani, a Palazzo Antici Mattei in via Michelangelo Caetani 32. L’apertura al pubblico è prevista da oggi con la mostra di disegni di architettura The lost art of drawing(l’arte perduta del disegno) e il premio PAIR (Prize for American-Italian Relations). La mostra presenta al pubblico disegni inediti, provenienti dall’Archivio storico dell’Accademia di Belle Arti di Roma, opere degli allievi (molti dei quali poi divenuti famosi architetti) della scuola di architettura presente nella storica istituzione romana fino al 1929, anno della secessione verso l’attuale facoltà universitaria. L’esposizione è realizzata anche grazie all’Harvard club of Italy e al suo presidente, Fabio Filocamo. La scelta di selezionare ed esporre un gruppo di opere degli allievi della scuola di architettura del Regio Istituto di Belle Arti al Ferro di Cavallo alla fine dell’Ottocento risponde al desiderio di restituire alla storia artistica e culturale di Roma un capitolo inspiegabilmente ignorato, ma ricco di implicazioni storiche ed estetiche. I disegni d’architettura conservati nell’archivio storico dell’Accademia di Belle Arti di Roma testimoniano fedelmente con un taglio spettacolare non solo le modalità d’insegnamento della materia nella capitale d’Italia tra la seconda metà del XIX e il primo decennio del XX secolo, ma illustrano con dovizia di dettagli gli ideali architettonici e urbanistici del tempo, riflesso dei grandi progetti ideali di ricostruzione e formazione dell’identità culturale del neonato Regno d’Italia. Il titolo della mostra The lost art of drawing è mutuato da uno studio dell’architetto americano Michael Graves, scomparso lo scorso anno. L’importanza progettuale del disegno, unitamente alla sua capacità di migliorare e ampliare la percezione del reale, deve necessariamente essere riportato al centro di un dibattito sul senso della formazione degli architetti di oggi. La mostra rimarrà aperta fino all’8 luglio 2016.