Xiaoyi Chen, prima personale italiana dell’artista cinese alla galleria Matèria

Roma

Fotografie in bianco e nero che indagano la possibilità di andare oltre la rappresentazione realistica del mezzo fotografico, immagini che a volte arrivano fino all’astrazione mentre altre rimangono su un campo mimetico, un contrasto ricercato per innescare nell’osservatore una riflessione sulla fotografia come obiettivo sul mondo. Questo il lavoro di Xiaoyi Chen, protagonista della prossima mostra ospita da Matèria a partire dal 5 maggio e fino al 7 giugno. The Inadequacy of Language è il titolo della personale, prima in Italia dell’artista, che raccoglie il lavoro della giovane fotografa cinese più volte premiata a livello nazionale e internazionale. In mostra viene raccolta la serie Koan, edita nel libro omonimo pubblicato da PJB Editions, affiancata da una selezione di immagini tratte dal suo lavoro più recente An Infinitesimal Wink. Lavori che trovano la loro base nella cultura orientale soprattutto nelle filosofie Tao e Zen. Nel buddismo Zen, infatti, Koan è uno strumento della pratica meditativa, utilizzato per raggiungere uno stato di riflessione spontanea, libero dal pensiero analitico, capace di risvegliare una profonda consapevolezza. Il Koan enfatizza l’inadeguatezza delle parole e il primato dell’intuizione sulla ragione e la logica. Info: www.materiagallery.com