Stop And Go

Cosa hanno in comune Times Square a New York e il piccolo villino di inizio Novecento di smART, polo per l’arte, in piazza Crati a Roma? Se siete capitati di recente nella metropoli americana avrete sicuramente notato le grandi installazioni luminose di Lorna Mills nella famosa piazza, punto di incontro quotidiano di milioni di persone. Proprio smART è riuscito a portare le creazioni della stessa artista a Roma con la mostra Stop And Go, inaugurata il 5 Aprile e dedicata alle gif animate. Per GIF – Graphics Interchange Format – si intende un particolare formato di file capace di creare e gestire quelle strane immagini in movimento (più o meno spasmodico) meglio note, soprattutto negli anni ‘90, proprio come gif. Nate alla fine degli anni ottanta, le gif hanno ormai un sapore vintage, eppure continuano a circolare sui vari blog, siti web e sulle bacheche degli odierni social network. Valentina Tanni e Saverio Verini curatori dell’esposizione, sono stati sapientemente abili e capaci di cogliere la simpatia e il fascino suscitati da queste immagini spesso ipnotiche mettendo insieme in una corposa raccolta improbabili gattini, irriverenti vite di santi e antiche divinità greche in decomposizione. Riuscire a tradurre in versione analogica ciò che nasce in formato digitale non deve essere stato facile, ma grazie all’immobilità delle pareti e alla penombra delle stanze il dinamismo e l’eccentricità delle opere riescono a emergere e a risaltare in modo molto armonico.

Oltre al lavoro della già citata artista canadese, sono esposte le opere di altri grandi esperti internazionali specializzati in questo genere: Bill Domonkos, Zack Dougherty, Roberto Fassone, Carla Gannis, Chiara Passa, James Kerr/Scorpion Dagger e il duo Okkult Motion Pictures (Marco Calabrese & Alessandro Scali). Stop And Go è inoltre un titolo che calza a pennello: richiama la velocità con cui in una delle stanze una serie infinita di emoji appaiono e scompaiono dai volti e dai corpi dei personaggi di un enorme e dissoluto giardino immaginario oppure il movimento circolare di navicelle spaziali impazzite che improvvisamente attaccano il volto di una giovane in un ritratto dell’800. Ma nasconde anche un suggerimento su come godersi le opere: fermarsi, guardare e ripartire. In alcuni casi è anche possibile “animare” le gif a mano con una semplice manovella, ammirarle attraverso un visore 3D o ascoltarle dal proprio telefono. L’importante è scoprire sempre qualcosa di nuovo.

Fino al 22 Luglio 2016; smART, Polo per l’arte, Piazza Crati, 6/7, Roma; info: www.smartroma.org

 

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