Amat, Open Fields

Guillaume Amat, fotografo parigino classe 1980, dal 2013 si dedica alla serie fotografica Open Fields. Un progetto che si incentra sulla creazione di immagini che fondono la documentazione con la poesia, sviluppando una narrazione fotografica, in cui al centro c’è la rappresentazione del paesaggio. Un paesaggio in cui la prospettiva e i confini vengono completamente stravolti dal fotografo che inserisce all’interno degli scatti uno specchio 80×120 cm grazie al quale riesce a catturare anche l’ambiente posteriore alla posizione dello scatto. Lo specchio, in questo modo, allo stesso tempo riflette tutto ciò che si colloca sul lato opposto del soggetto e si integra nell’ambiente diventandone parte. La fotografia, in parte naturalistica, in parte surreale riesce a fondere insieme anche elementi tra loro contrastanti, creando uno squarcio nel paesaggio che lascia lo spettatore nel dubbio sulla veridicità dell’immagine.