Choral Spectral

C’è una fontana barocca nel cortile della Galleria d’arte Lorcan O’ Neill, a Roma. Sta lì, dimenticata e decadente, come un fantasma che qualcuno ha scordato e ha lasciato aggirarsi da solo in un castello, forse nell’attesa un amore mai tornato. Così quella fontana aspetta magari che qualcuno le rivolga lo sguardo e se ne innamori. È capitato a Emiliano Maggi, quando mesi fa entrava e usciva dalla galleria per la mostra che stava organizzando insieme a Marco Palmieri e Gianni Politi. Quella fontana, quasi come un incantesimo, attirava sempre la sua attenzione. Nasce da questo spunto e da questo spettrale innamoramento, mesi dopo, la performance con cui l’11 febbraio alle 18:00 Maggi vuole rendere omaggio alla mostra Three Romans (qui l’articolo) e anticipare di qualche giorno la sua chiusura. «Breve ma intensa – spiega Maggi – come lo schiocco di una freccia di Amore o come una fantasmatica apparizione». Per Choral Spectral, questo il titolo della performance, sarà accompagnato dal coro della Libera Accademia di Roma e non mancheranno i mascheramenti e i costumi che caratterizzano il suo lavoro e la sua poetica, in cui «la maschera non è un nascondiglio ma esaltazione».

L’amore sarà musicato, con un omaggio e una rivisitazione delle canzoni amorose rinascimentali in chiave eclettica e sperimentale, dando al lavoro pittorico e scultureo di Maggi, esposto in galleria, quella voce e quel suono che sono linfa vitale e continua ispirazione per la sua espressione artistica. Unico tempo, dunque, in questa atmosfera onirica ancora semplicemente anticipata, è quello della musica. Nella quale Rinascimento, Barocco e Romanticismo coesistono oltrepassando qualunque dimensione temporale. Come i Fantasmi a Roma, la pellicola del 1961 diretta Antonio Pietrangeli che è stata per Maggi ulteriore fonte di suggestione. Forse una nuova, l’ennesima, simbologia di questo artista così poeticamente rituale. Una performance che ci ricorda l’eternità che solo l’arte, in tutte le sue forme, può possedere. Insieme ai fantasmi, agli spettri, che abitano indisturbati tutti i tempi.
Info: www.lorcanoneill.com/site/index.php

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