La Venere degli stracci di Pistoletto sulla rotta della via Francigena

Formello

Una delle icone dell’arte contemporanea, la Venere degli stracci di Michelangelo Pistoletto, arriva a Formello, il borgo alle porte di Roma, noto per essere l’ultima tappa della via Francigena e per la sua straordinaria vitalità artistica. Da tempo la cittadina ha varato un piano di promozione culturale del territorio, sfociata nella creazione di uno dei primi e più grandi musei diffusi in Italia, il DIF, ideato dal curatore Giorgio de Finis. L’opera di Pistoletto, considerata un manifesto dell’arte povera, è stata realizzata dall’artista nel 1967 e tutt’ora ne esistono diverse versioni. I cittadini di Formello, così, dal 14 febbraio avranno la possibilità di ospitare l’opera saranno invitati a ”completarla” come da tradizione: la Venere arriverà, infatti, senza vestiti e spetterà agli abitanti di Formello il compito di fornire la montagna di stracci che da sempre fa da contraltare alla statua, che, in questo caso è un calco di grande formato della Venere con pomo di Bertel Thorvaldsen. Il lavoro di Pistoletto sarà ospitato nei locali centralissimi e privi di arredi dell’Oratorio della Natività, proprio accanto a Palazzo Chigi che ancora per una settimana propone la mostra, curata sempre dal DIF, di Paolo Buggiani e Keith Haring U.S.A. e getta.