Zaha Hadid accusa di plagio Kengo Kuma per lo stadio della città

Tokyo

Il 15 gennaio l’architetto giapponese Kengo Kuma durante una conferenza stampa si è dovuto difendere dalle accuse di plagio rimproverategli da Zaha Hadid. L’archistar irachena ha infatti tempo fa incolpato Kuma di aver copiato il suo progetto dedicato allo stadio olimpico di Tokyo per le olimpiadi del 2020. Il giapponese secondo Hadid avrebbe impostato il suo stadio con una forma e un layout simile allo stesso progetto che l’irachena aveva presentato per lo stesso concorso e dal quale poi è stata esclusa. Kuma durante la conferenza dice che basta guardare le due proposte per vedere quanto abbiano uno spirito differente e che se ci sono delle parti simili sono dovute alle norme di sicurezza obbligatorie e alla struttura stessa dello stadio. 

Tutto in realtà è cominciato quando Hadid dopo aver vinto il concorso è stata eliminata perché il prezzo della costruzione stava crescendo ben oltre le stime, previsti 152 miliardi di yen si era arrivati in poco tempo a 252 miliardi. Così è stato preso Kuma che in tre mesi realizza il progetto definitivo a 149 miliardi di yen. Sembra quindi che Hadid non abbia preso molto bene l’esclusione dal concorso e secondo il Sole24Ore ci sarebbero altri motivi oltre quello economico.