Il Blueprint di Renzo Piano è stato segnalato al Tar

Genova

Era il 23 settembre quando Renzo Piano ha donato il progetto per il nuovo porto di Genova al comune della città. Blueprint, così si chiama in gergo architettonico, un disegno pronto in tutti i suoi aspetti che attende solo la sua realizzazione. E con questo nome è diventato famoso anche il progetto di Piano. L’idea dell’architetto per la sua città natale è riportare il mare fra le case, togliere insomma la zona interrata negli anni Sessanta per la realizzazione del quartiere fieristico e della Strada sopraelevata. L’operazione servirebbe anche a donare più omogeneità al porto, «se guardiamo – dice Piano durante la presentazione di settembre –  quell’area ci accorgiamo che è spezzettata, non ha spazi esterni, è una fabbrica navale che non può funzionare come dovrebbe. L’altro aspetto su cui interveniamo è quello della Fiera, valorizzandone la vocazione nautica. Guardate che a Genova la nautica è ancora fiorentissima, quando si cerca un approdo sicuro che dia anche la possibilità di svolgere attività di rimessaggio si viene qui, in questo porto che è al centro dell’Europa. Ultimo obiettivo, quello di ridare il mare a Genova».

Nel progetto di Piano è prevista quindi la creazione di una piattaforma che aiuterebbe la nautica, piattaforma che però verrebbe creata sul piccolo porticciolo turistico di Duca degli Abruzzi, dove si affacciano anche lo Yacht Club, costruzione degli anni Trenta dell’architetto Corsa di Vergagni, e il Rowing Club opera del 1933 di Luigi Carlo Daneri. Architetture che così senza un porto perderebbero la loro ragione d’essere. L’associazione che ha in gestione questa zona la Vas (Verdi Ambienti e società), ha allora fatto ricorso al Tar. Ma il fatto non è nuovo alla Sovrintendenza che aveva già segnalato in una nota, la 5397 del 23 maggio 2015, il seguente aspetto.

In ogni caso, l’intento dell’architetto non è distruggere le due costruzioni ma lasciarle dove sono costruendo casomai un museo dedicato alla navigazione e spostare le loro sedi in un altro punto. Staremo a vedere cosa deciderà il Tar che nel frattempo ha rinnovato alla Vas la gestione dell’area per un altro anno.