La fotografia di Iris Alba

Roma

Intervista con il giovane fotografo francese che mostra in anteprima alcuni scatti della sua ultima serie, Meshes of the Afternoon.

Com’è iniziata la tua carriera? «Ho iniziato a fotografare qualche anno fa, con una piccola fotocamera digitale (una Kodak). Fotografavo soprattutto cose che vedevo per strada ma senza un significato particolare. Subito dopo ho iniziato a fotografare nudi. Da allora, il mio lavoro oscilla tra le fotografie delle modelle e le serie personali sulla mia vita, sulla strada, sulla notte. Cerco di sviluppare aspetti diversi e di conciliare le visioni autentiche della fotografia».

Cosa vorresti ottenere con le tue immagini? «Dipende dalla serie, alcune sono pensate per essere esposte o pubblicate, quindi per una dimensione più artistica. Altre le pubblico sui social network, sul mio sito e su molti magazine. Al momento mi sto concentrando maggiormente sulla preparazione di progetti per la moda e sulla vendita delle fotografie a persone potenzialmente interessate».

L’eleganza dei tuoi scatti, le atmosfere e lo stile raffinato, il linguaggio del corpo: i tuoi scatti sono sensuali, erotici e delicati allo stesso tempo. Un erotismo contemporaneo? So che non ami le definizioni che collegano il tuo lavoro direttamente all’aggettivo erotico. «Secondo me ci sono molte definizioni e concetti su cosa sia erotico e cosa no. A me piace esplorare i diversi aspetti dell’erotismo, evito una visione accademica o consensuale. Ad esempio, sono convinto che tutto il mio lavoro (anche le serie di street photography o quelle di lifestyle) sia erotico perché sono continuamente alla ricerca di una sensualità e una materialità nelle mie fotografie. Le immagini della mia ultima serie, Meshes of the Afternoon, sono invece più classiche e meno sessuali. Ma è solo un lato della femminilità».

La semplicità è una caratteristica molto importante nel tuo lavoro. Quanto è difficile mantenerla quando si ha a che fare con un corpo nudo? «La cosa difficile è riuscire a mantenere la semplicità rimanendo originali, Fotografare un corpo nudo ti lascia sempre con un interrogativo: cosa ne faccio? Ci sono moltissime rappresentazioni della nudità, nella storia della fotografia e dell’arte in generale. Si deve sempre tenere a mente quelle rappresentazioni e andare oltre, la tecnica e la fortuna possono aiutare a farlo. Per me, la semplicità non è tanto nel soggetto della fotografia, quanto nello stile di chi fotografa. Come nelle pagine di Proust Recherche, sul pittore Elstir e il suo stile».

”Eros è una delle quattro parole del Greco Antico che possono essere tradotte con la parola Amore”. Platone nel Simposio afferma che l’eros può aiutare l’anima a ricongiungersi con la bellezza nella sua forma più pura, a scoprire la verità. L’eros delle tue fotografie è così delicato che sembra ricongiungersi con il mondo interiore delle tue modelle, riconosci questa caratteristica? «Sì e no. Non credo ci sia un legame diretto con l’interiorità nei miei scatti. Non cerco un approccio psicologico, alle modelle chiedo espressioni neutrali. Ma sono molto sensibile alla bellezza, naturalmente, quindi il mio intento è quello di esprimere la bellezza in senso universale, sensuale e malinconico o poetico».

Meshes Of The Afternoon è il titolo del lavoro che ci mostri qui in anteprima, ci racconti qualcosa dei retroscena di queste immagini? «Si tratta di una piccola serie, solo trenta o quaranta scatti realizzati in un appartamento parigino pieno di oggetti vintage e dipinti. Sin dall’inizio della realizzazione della serie, la macchina fotografica ha avuto qualche problema. Quando ho sviluppato le immagini, sono venute fuori con queste splendide sovrapposizioni e su ogni scatto c’erano due o tre ragazze (le modelle sono Paulina, Jade, Esther, Joséphine e Jessica). Ho preso in prestito il titolo dal film di Maya Deren, una regista statunitense di origine ucraina che unì la poetica surrealista all’avanguardia americana. Maya Deren era una donna bellissima e il suo film è un concentrato di poesia e sperimentazioni. La mia serie, che è un tributo a lei, vuole raccontare la bellezza come il risultato di tempo e fortuna, proprio come l’erotismo e la nostalgia.

Info: http://www.irisalba.com/

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