La distanza

Roma

Estate, musica, amore. Tre ingredienti banalizzati dalle pubblicità, che promuovendo gelati e bibite post esami di maturità cercano di trovare il loro posto al sole. Ma sono anche gli ingredienti dell’intensa ed originale, questa sì, graphic novel La distanza (Bao publishing, 200 pagine, 16 euro), che non sfrutta un filone visto e rivisto, anche nella scelta degli autori del volume a colori. Si tratta infatti del primo libro a fumetti realizzato dal cantautore siracusano Colapesce, alias Lorenzo Urciullo, e dal fumettista pesarese Alessandro Baronciani. La storia è ambientata in Sicilia. Il protagonista è Nicola, t-shirt degli Uzeda – se non li avete mai ascoltati dovete rimediare al più presto – fidanzato a distanza con una ragazza che vive a Londra.
Introverso e sarcastico quanto basta («prima ero schiavo di un call center a tempo determinato, adesso sono schiavo libero a tempo indeterminato»), appassionato di musica («ogni tanto faccio da assistente in uno studio di registrazione di un amico, sono un fonico e strimpello, come tutti, la chitarra») il ragazzo si sta preparando a raggiungerla («Ryanair non sa che compio gli anni. Alitalia e British airways ne sono a conoscenza, ma non ci tengono particolarmente, anzi ho la sensazione che abbiano alzato i prezzi per scoraggiarmi», ironizza). Prima, però, Nicola ha in mente un mini tour dell’isola, un festival a cui andare e una rimpatriata con gli amici di una vita («parto qualche giorno prima e faccio un viaggio in Sicilia, come Goethe, ma più ignorante: vado a Castelbuono, fanno l’Ypsigrock e quest’anno il programma mi garba parecchio»).
Casualmente, gli si affiancano Francesca e Charlotte – «l’idea del festival mi alletta parecchio, stasera arriva una mia amica francese, e vorrebbe fare un giro della Sicilia. Se vuoi partiamo insieme, vediamo il festival, ti lasciamo all’aeroporto e poi noi proseguiamo nel nostro viaggio», suggerisce la prima – e i tre partono alla volta di una meta che lungo il cammino li vedrà al centro di amori interrotti, passioni indecise, appuntamenti mancati. «Ragazze, che ci crediate o no, ho preparato un tragitto sfatando il mito dei siciliani disorganizzati e approssimativi», si pavoneggia il pur candido Nicola («ma come cazzo facevano a darsi gli appuntamenti a Woodstock?», si domanda), protagonista inconsapevole di una storia tanto sospesa quanto concreta, cartina di tornasole di un’estate siciliana dolce ed emozionante. Da ricordare. Perché, come scriveva Goethe: «L’Italia senza la Sicilia non lascia nello spirito immagine alcuna. È qui che si trova la chiave di tutto, la purezza dei contorni, la morbidezza di ogni cosa, la cedevole scambievolezza delle tinte, l’unità armonica del cielo con mare e del mare con la terra».

Info: www.baopublishing.it