Sandro

«Sandro nasce originariamente come Der sechsundzwanzigste geburtstag deines leben, ovvero il ventiseiesimo compleanno della tua vita, quindi in tedesco e come lavoro conclusivo dei miei studi in Germania. Originariamente la storia era ancora più astratta e surreale, negli anni ho lavorato a rinforzare la leggibilità e la struttura». Parla così Alice Socal, autrice di una graphic novel che racconta la storia, delicata e surreale, di Sandro, l’amico immaginario che di andarsene proprio non ne vuole sapere, «un cucciolone tenerone che rimane dentro di noi, un istinto di amore e affetto incondizionato verso qualcuno o qualcosa», riprende Socal. Edito da Eris, Sandro (120 pagine, 15 euro) è un romanzo a fumetti che guida il lettore tra ricordi in bicromia e sogni che non si distinguono dalla vita reale, tratteggiati con un segno morbido e sfumato. Nel lavorarci l’autrice, italiana residente ad Amburgo, ammette «di essere partita con i personaggi principali, per poi costruirne una storia seguendoli e disegnandoli in diverse situazioni e vedendone il diverso modo di reagire».

Il volume, che seppur con pause ha avuto una gestazione di tre anni, parla di identità e presenta al pubblico un personaggio che resiste, ostinato, a tutti i momenti della crescita e con i suoi abbracci dolci e soffocanti si intromette in ogni evento, anche il più intimo, che porta il protagonista Pallas dall’infanzia all’età adulta («Sandro, ora devi lasciarmi solo. Dico davvero, è importante. Sesso, mai sentito parlarne? Ho sedici anni, tu non c’entri»). Dieci anni dopo il giovane, pur essendo alla vigilia del suo ventiseiesimo compleanno, continua ad essere circondato (ossessionato?) dall’amore puro del suo amico immaginario dell’infanzia, che in qualche modo gli vieta di fare le cose da “adulto”. Spiega Socal: «Questo amore o la sua necessità può diventare morboso – il continuo bisogno di dare affetto, darsi all’altro – oppure imbarazzante per colui che lo percepisce (l’adulto deve mostrarsi forte e deciso, non abbandonarsi alle tenerezze)». Ma la graphic novel Sandro invita ad amare se stessi e gli altri, imparare a conoscersi e migliorarsi ma soprattutto accettare quello che si è nei difetti, nelle debolezze e nelle parti più imbarazzanti della propria personalità. Crescere senza perdere la magia e la spontaneità che contraddistingueva i giochi e i sogni di quando si era piccoli, oppure dimenticarsi di una parte di sé? Sandro è una storia di amicizia, confusione mentale e assurdità dell’esistenza, un volume dove  «non ci sono riferimenti diretti a cose vissute o vissute da persone che conosco. L’assurdità del vivere e la mancanza di una figura che ti dia saggi consigli e ti porti sulla strada giusta sono sentimenti che ogni tanto mi capita di incontrare. Ma probabilmente non esiste una giusta strada o una giusta scelta», conclude l’autrice. Info: www.erisedizioni.org

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