Frutta gallery presenta Break the thread, la personale di Alex Rathbone

Roma

Frutta gallery inaugura stasera la personale di Alex Rathbone, dal titolo Break the thread. È l’artista stesso, con le sue parole, a spiegare l’ispirazione dell’esposizione: «Un uomo degli alberi si era arrampicato in cima a una pattumiera piuttosto malconcia. Si stava riposando dopo una lunga marcia. Così lunga che non riusciva a ricordare quando o dove fosse iniziata, ma i suoi piedi erano doloranti a causa ditutto quel camminare e fu così che si sedette, sul bidone. Svogliatamente, cominciò a fissarsi la dita muovendole piano, intento ad osservarle mentre catturavano la luce del lampione, che nel frattempo si era acceso. Da un tombino emersero nuvole di vapore che deviarono verso le sue dita in movimento, formando singoli vermicelli mentre le atrtaversavano. Osservò tutto questo per un po’ di tempo. Ad un certo punto, un ribaldo vermicello di fumo gli arrivò su alle narici, facendolo starnutire, causandogli un gran mal di testa, oltre a prurito agli occhi e al naso. Tra la fanghiglia accumulatasi sul suolo del vicolo, si trovava una forma cilindrica argentata. L’uomo degli alberi le diede un lieve colpetto con il piede, per testarne il peso. La colpì piano, chiedendosi per un bel po’ di cosa si trattasse, finché, con un altro colpetto, sferrato con un po’ troppa energia, la rovesciò. Si trattava di un barattolo di fagioli. Mistero svelato. D’un tratto ebbe come la sensazione che di aver dimenticato di fare qualcosa, ma non riusciva proprio a ricordarsi cosa! Si innervosì. Si alzò, e cominciò a girovagare per un po’ sotto la luce fioca dei lampioni. Proprio nel momento in cui gli sembrava di avere sulla punta della lingua quella cosa così urgente, sentì un frastuono provenire dal bidone. Si girò, quando la sua faccia fu d’un tratto investita dalle fiamme sprigionatesi dalla pattumiera. Ne restò ovviamente sorpreso, tanto che dovette rimanere lì, immobile, per riprendersi. Ricacciate indietro le lacrime, gli ritornò la vista, quando gli si parò davanti un grosso segugio, dal pelo più bello che avesse mai visto. Il suo lungo manto brillava con le fiamme, e rendeva tutto ciò che li circondava nuovamente armonico. Lo osservò per un po’, mentre il cane saltellava nella nebbia cittadina, illuminando tutto il circondario, rendendolo del tutto insolito. Che splendore! Pensò. La scena durò per un po’, è poiché si trattava della cosa più affascinante e sorprendente a cui assistesse da tempo, l’uomo degli alberi ne rimase estasiato. A un certo punto il cane piombò in direzione del suolo, illuminando quel cilindro d’argento che si era rivelato poco prima un barattolo di fagioli. Una luce dorata e mistica cominciò a irradiarsi ad un’intensità straordinaria, quando improvvisamente, l’uomo degli alberi ricordò ciò che aveva dimenticato di fare. Quello che avrebbe dovuto urgentemente ricordare, alla fine non era altro che controllare cosa fosse quell’oggetto cilindrico d’argento sul pavimento. Ma lo aveva già fatto…che strano! Ecco, il punto è che tutto ciò non era affatto importante». Dal 3 giugno al 4 luglio; info: www.fruttagallery.com