Strada, Delogu, Van Straten: tre direttori una garanzia

Roma

Le nomine dei direttori di tre dei principali istituti di cultura italiana all’estero, Olga Strada a Mosca, Marco Delogu a Londra e Giorgio Van Straten a New York, dimostrano che Paolo Gentiloni ha saputo ben scegliere. Senza voler fare paragoni con il passato (in alcuni casi sarebbero impietosi) bisogna riconoscere che il ministro degli Affari Esteri, competente sugli istituti di cultura, ha individuato tre nomi che oltre ad essere ”di chiara fama” per meriti culturali hanno un percorso professionale che dimostra esperienza pratica nell’organizzazione di eventi e attività artistiche. Ed è proprio ciò che serve per essere un buon direttore di un istituto culturale, la cui missione principale – è bene ricordarlo – è quella di promuovere e valorizzare le attività del sistema paese e non le proprie ambizioni o gli interessi della propria stretta cerchia. In passato troppo spesso abbiamo infatti assistito a gestioni o di bassissimo profilo o talvolta rivolte, il che è peggio, a soddisfare esigenze di piccole botteghe. Il trio Strada, Delogu, Van Straten è di chiarissima fama e di indubitabile e consolidata esperienza gestionale in materia di eventi e promozione culturale. Appunto quel che serviva.