Diaz, l’intervista a Daniele Vicari

Roma

I giudici della Corte europea per i diritti dell’uomo di Strasburgo hanno condannato l’Italia per i fatti successi alla scuola Diaz di Genova in occasione del G8 del 2001. La Corte ha riconosciuto la violazione dell’articolo 3 della Convenzione sui diritti dell’uomo, che vieta la tortura, durante l’irruzione nella scuola nella notte tra il 21 e il 22 luglio 2001. All’origine del procedimento c’è un ricorso presentato da Arnaldo Cestaro, rappresentati dagli avvocati Nicolò e Natalia Paoletti, Joachim Lau e Dario Rossi. I giudici hanno deciso all’unanimità che lo Stato italiano, quella notte, ha disatteso quanto disposto dalla norma che recita: ”Nessuno può essere sottoposto a tortura né a pene o trattamenti inumani o degradanti”. L’Italia dovrà versare a Cestaro un risarcimento di 45mila euro.

Noi nel 2012 abbiamo intervistato Daniele Vicari, il regista che ha firmato la pellicola intitolata Diaz che ha raccontato e documentato l’inaudita violenza e la barbarie delle forze dell’ordine che si è accanita contro i manifestanti quella notte. Vi riproponiamo questo servizio.

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