Dibattito oltralpe: bisogna restaure la faccaita di Saint-Denis?

Saint-Denis

Nel parlamento francese si sta preparando un nuova legge sul patrimonio nazionale e per l’occasione è stato ritirato fuori un antico quanto mai risolto problema. Bisogna restaurare la facciata della basilica di Saint-Denis? La struttura è costruita nel nord di Parigi nell’omonima cittadina ed è orfana di una torre e una fleisch da ormai due secoli. L’intellighenzia francese si divide fra chi supporta la ricostruzione delle parti mancanti e chi crede sia giusto lasciare la basilica così come è. Questione che sembra facile ma che in realtà si tira dentro due visioni totalmente diverse di restauro. La necessità d’intervento risale all’architetto François Debret (1777-1850) che ha restaurato la basilica danneggiata dalla rivoluzione francese, ma nel 1845 una tempesta fa crollare torre e fleisch e Debret prevede di ricostruirla di nuovo ma senza successo. La teoria dietro il non intervento parte, se vogliamo, da John Ruskin e la sua idea di restauro non restauro, ovvero di considerare il monumento come un essere umano rispettando la sua vita così come la sua morte. Cesare Brandi fedele alla sua idea di restauro storica, non avrebbe osato ricostruire le parti mancanti che nella loro assenza mostravano una visione della cattedrale con una storia seppur mutilata. Difficile sapere cosa faranno i francesi, non dimentichiamoci però che è proprio Oltralpe che è nato e operato Violet le duc.