Venezia scalda i motori

In vista della Biennale, la città di Venezia prepara il suo pubblico a un anno ricco di attrattive artistiche. Sarà l’effetto Biennale, sicuramente, ma il motivo è ache da ascriversi allo stato di forma della fondazione dei Musei civici di Venezia, i cui bilanci in attivo permettono di far leva su una patrimonializzazione di circa 1 milione e 200mila euro: «Le entrate sono aumentate nel 2013 e nel 2014 del 26% – spiega all’AdnKronos Walter Hartsarich, presidente della fondazione – i musei civici sono 11, a cui si aggiunto lo scorso anno il museo di storia navale, che sarà chiuso a breve per un restyling, e tra le ultime novità va anche annoverata l’apertura del museo del vetro, aperto lo scorso 9 febbraio». Questo permette di presentare una stagione molto intensa agli appassionati d’arte. I nomi sono altisonanti, si va da Roussou a Twombly, da Cagnaccio di San Pietro a Luca Pacioli fino agli artisti dell’Oggettività tedesca del primo Novecento.

Si parte il 6 marzo con la mostra Henri Rousseau. Il candore arcaico. Fino al 5 luglio è possibile visitare l’esposizione dedicata al ”Doganiere”, uno dei rappresentanti principali della cultura figurativa tra la fine del XIX secolo e il periodo delle avanguardie. Ad essere proposte sono circa cento opere provenienti dalle più importanti istituzioni internazionali. In tutto vengono esposti quaranta capolavori dell’artista e 60 opere di confronto. A questa iniziativa si interseca quella del museo Correr, dove dal primo maggio al 30 agosto va in scena un approfondimento sulla storia dell’arte del XX secolo in Germania e sugli artisti protagonisti della nuova oggettività tedesca proposto sotto il titolo Nuova oggettività. arte in Germania al tempo della Repubblica di Weimar (1919-1933).

Accanto all’esposizione del Correr, a maggio il museo Ca’ Pesaro dedica una retrospettiva a Cagnaccio di San Pietro (1897-1946), campione del Realismo magico e del ritorno alla classicità, tra gli anni Venti e Trenta, con una selezione di suoi capolavori. E poi, sempre al Ca’ Pesaro, viene presentata, dal 6 maggio al 13 settembre, l’esposizione dedicata a Cy Twombly (Lexington, Virginia, 1928-Roma 2011), Paradise. A completare il ciclo delle grandi mostre, c’è poi da segnalare, al museo Fortuny, Proportio. Omaggio a Luca Pacioli, allestita dal 9 maggio al 22 novembre. L’esposizione, nata dalla collaborazione con la Axel and May Vervoodt Foundation, attraversa i secoli ma anche diverse discipline. Al centro della mostra, il valore universale delle proporzioni.

Roma e Milano chiamano, insomma, Venezia risponde. Se nel 2014 la capitale e il capoluogo lombardo sono state le piazze principali dell’arte moderna e contemporanea, grazie a mostre di grande impatto culturale e mediatico, il 2015, dopo la parentesi bolognese di Arte Fiera, sarà l’anno di Venezia.

Info: http://www.visitmuve.it/

 

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