Un Caravaggio venduto per sbaglio a 55mila euro

Londra

Lancelot William Thwaytes aveva ricevuto in eredità un quadro che sembrava di Caravaggio. Chiama allora degli storici dell’arte per verificare l’attribuzione del lavoro. La biografa del Caravaggio, Helen Langdon e lo storico dell’arte statunitense Richard Spear, rispondo all’appello e entrambi sono concordi nel considerare il dipinto appartenente a una scuola del famoso pittore. Thwaytes decide così di liberarsi del quadro affidando a Christie’s la sua battuta all’asta. Detto fatto. Il lavoro viene venduto per soli 55mila euro. A comprare il lotto è stata una misconosciuta collezionista Orietta Adam. La signora in realtà acquista il lavoro per conto di Denis Mahon, uno dei massimi collezionisti dell’arte seicentesca. Mahon, prende la tela, la fa ripulire e comincia a studiarla. È di Caravaggio, non della sua scuola, non è un falso, sicuro è del pittore. Con successive analisi, impossibili da condurre prima che il lavoro fosse stato pulito, si conferma l’attribuzione al noto artista, tanto che anche Antonio Paolucci, direttore dei musei Vaticani e Mina Gregori, accademica dei Lincei, la più importante studiosa del Caravaggio, concordano con Mahon. Così, la tela da 55mila euro, ora ne vale 12 milioni e Thwaytes, ovviamente non ha perso tempo per denunciare Christie’s colpevole, di aver svenduto il capolavoro, per un qualsiasi lavoro di maniera.