Elena Bellantoni entra nella Collezione Farnesina

Roma

Elena Bellantoni entra nella storia. È la prima artista a entrare nella Collezione Farnesina con un video. La giovane Bellantoni, classe 1975, è una delle più interessanti artiste del panorama contemporaneo italiano. Ha recentemente partecipato al Talent Prize, il premio artistico di Inside Art, risultando tra i dieci finalisti. Ieri pomeriggio, nella splendida cornice del palazzo della Farnesina, è stata presentata la sua opera The Struggle for power, the fox and the wolf. Si tratta di un lavoro girato nella sala delle Conferenze internazionali nel ministero degli Affari Esteri. Nel filmato i ballerini di tango indossano due maschere di animali rispettivamente da lupo e da volpe. I due danzatori si muovono all’interno del perimetro del grande tavolo, dove si riuniscono solitamente i capi di stato in visita in Italia, con un atteggiamento quasi di sfida contendendosi in qualche modo lo spazio di azione del proprio potere. La battaglia è quindi dichiarata e aperta, non solo tra i due sessi ma anche tra i due animali che come in un rituale di corteggiamento si fanno avanti alternandosi l’uno con l’altro e mostrando il meglio delle loro capacità seduttive e persuasive. Una voce accompagna questo duello, scandito da un audio che ne sottolinea la tensione, come se fosse una conferenza di natura scientifica vengono declinati linguisticamente il nome fox e wolf. «Il testo – spiega la Bellantoni – volutamente in lingua inglese, anche qui a porre l’accento sul potere della lingua dominante per eccellenza, diventa il fil rouge di questo passo a due; si fa riferimento quindi non solo ai lupi Alpha e all’idea di capo branco ma anche al famoso caso di Sigmund Freud il Wolfman (l’uomo lupo), per poi passare al racconto dei fratelli Grimm The fox and the wolf e concludere con le teorie sul potere enucleate dall’antropologo Eric Robert Wolf, appunto». Un lavoro quello di Elena Bellantoni che indaga a più livelli il concetto di potere all’interno della relazione di coppia e non solo. Bellantoni decide di utilizzare e trasformare il Tango, ballo dove l’uomo porta e la donna asseconda i movimenti, in cui ad un tratto è proprio la donna a condurre questo gioco delle parti tra maschile e femminile, tra bestialità e violenza, tra spazio uno pubblico e quello privato della relazione.

 

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