Sui set di Sorrentino

Nell’Abbazia del Goleto, Sant’Angelo dei Lombardi (AV), è partito il secondo appuntamento in agenda del progetto Irpinia: un sistema fra cultura e memoria. Argomento principale: il Cinema; ma dal punto di vista della fotografia. Fino al 30 novembre, infatti, gli scatti di Gianni Fiorito, fotogiornalista e fotografo di scena, fanno rivivere nella mostra Sui set di Paolo Sorrentino. Fotografie di Gianni Fiorito le atmosfere dei film del regista premio Oscar in quella che si configura come la prima antologica dedicata alla sua filmografia. Sono circa sessanta scatti di medio e grande formato, molti dei quali inediti, tratti da 6 film: da L’uomo in più a Il divo, da This must be the Place a La grande bellezza. La mostra, curata da Maria Savarese, propone inoltre due anticipazioni: un’immagine scattata sul set del nuovo film La giovinezza, in uscita in primavera, e alcune fotografie tratte dal cortometraggio inedito Il purgatorio con Valeria Golino. Il palcoscenico è quello delle sale dell’abbazia del Boleto in cui alcuni ritratti di personaggi tra i più cari a Sorrentino si alternano a immagini che ben rappresentano il modo di vedere, le visioni, del regista partenopeo, mediate dall’occhio e dall’obiettivo di Fiorito. Una sovrapposizione di sguardi, dunque. In altri scatti, Fiorito procede a una destrutturazione del lavoro di Sorrentino, descrivendone, per immagini, i vari momenti: dalla costruzione dei personaggi nella fase del trucco agli spostamenti del regista sul set alla ricerca dell’inquadratura giusta, dal lavoro delle maestranze accanto alle apparecchiature meccaniche alle fasi più intime di dialogo e confronto tra Sorrentino e i suoi attori.

Fiorito, classe 1959, Napoletano, dal 1980 svolge l’attività di fotogiornalista con particolare attenzione alla complessa realtà napoletana, documentando, tra l’altro, il fenomeno camorristico e l’illegalità diffusa, la realtà sociale e urbanistica delle periferie, la dismissione della città contemporanea e la trasformazione del paesaggio urbano. Negli anni Ottanta collabora come fotografo con il gruppo teatrale Falso Movimento e l’associazione di artisti Idra Duarte. Dal 1993 collabora più volte a indagini e studi promossi dalla facoltà di architettura dell’Università di Napoli Federico II. Dal 1999 si dedica sempre di più all’attività di fotografo di scena cinematografico, portando avanti una personale ricerca sull’uso del territorio italiano nel cinema. In questo campo si segnalano le collaborazioni con Paolo Sorrentino, Luca Miniero, John Turturro, Antonio Capuano. Ha pubblicato diversi volumi, tra cui, Oltre il manicomio. Il Leonardo Bianchi di Napoli, Bagnoli, cronaca di una trasformazione, Comparsi. Ritratti da un set in Albania Come eravamo. Napoli, dal terremoto alla città spettacolo, La grande bellezza. Diario del film e molti altri ancora. La mostra di Fiorito rientra nel palinsesto del progetto di valorizzazione culturale del territorio irpino denominato Irpinia: un sistema fra cultura e memoria. Fino al 31 gennaio 2015 il territorio è animato da iniziative legate al cinema, alla fotografia e alle arti visive, facendo emergere le incredibili eccellenze artistiche di una terra che ha dato i natali, ma anche le opportunità di crescita, ad alcune tra le personalità più rilevanti della cultura italiana a livello internazionale.

Fino al 30 novembre; Abbazia del Goleto, Avellino