L’Africa come possibilità

Un continente grande e ricco come l’Africa nel quale sono nati e sviluppati alcuni dei fenomeni più interessanti, complessi e anche inquietanti di questi ultimi anni, merita una mostra che ne evidenzi le potenzialità e peculiarità. L’esposizione curata da Benno Albrecht alla Triennale di Milano, visitabile fino al 28 dicembre 2014, mette in scena la rivoluzione architettonica che ha interessato le zone del continente nero dal dopoguerra ad oggi. Change e chance sono le parole chiave usate come guida all’interno di un percorso sviluppato lungo cinque sezioni, che indaga e riflette sulle trasformazioni urbanistiche e architettoniche del continente africano: il cambiamento della concentrazione urbana e la possibilità espressa dal modernismo tropicale e interpretata dai protagonisti della scena architettonica degli ultimi decenni, aprono a una riflessione più ampia sul tema della progettualità impegnata, travalicando le ragioni estetiche e tecniche per concentrarsi su problemi più generali quali l’assetto complessivo della città e le modalità di intervento in essa.

Geografia delle quantità, architetture continentali, architetture della modernità, città della globalità, apparati, queste le macro aree che presentano lo sviluppo urbano in atto in Africa attraverso la presentazione di ricerche riguardanti i casi più eclatanti (Lagos, Maputo, Nairobi, Cairo) e l’osservazione delle grandi trasformazioni territoriali di scala continentale e globale riguardanti, soprattutto, lo sfruttamento delle acque, la produzione di energia, l’arresto della desertificazione, e sia le nuove infrastrutture che i nuovi attori che si muovono in questo scenario. L’allestimento, dai colori caldi e dai suoni ricchi di percussioni, ospita anche una sezione fotografica per esprimere la vorticosa trasformazione della città vistadal punto di vista degli artisti africani; modelli in 3D (realizzati sia dai ragazzi dello Iuav di Venezia che grazie alla stampa in 3D) per restituire una visione di architetture poco conosciute e collocate in luoghi difficili da raggiungere. La scelta dei materiali dell’allestimento, decisamente innovativa e originale, che alterna basamenti in cartone monocromi a tavoli di plexiglass fluorescenti, passando per il compensato, non è casuale o puramente estetica: oltre a richiamare la natura dei luoghi raccontati nelle immagini esposte, le tradizioni e le varie culture lì presenti, questi materiali verranno poi riutilizzati completamente nella costruzione di prototipi di produzioni di nuovi edifici in Africa.

Dal 15 Ottobre al 28 Dicembre 2014, a cura di Benno Albrecht, Triennale di Milano, Viale Alemagna 6, Milano

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