Franco Vaccari a Napoli

La fondazione Donnaregina per le arti contemporanee in collaborazione con la fondazione Morra Greco, all’interno del Progetto XXI, presenta la prima personale in terra partenopea di Franco Vaccari, dal titolo Rumori Telepatici. La mostra, in scena dal 9 ottobre al 30 novembre negli spazi della fondazione Morra Greco, dichiara l’intenzione dell’artista di mostrare lavori apparentemente diversi in un’ambientazione che li metta in stretta connessione, opere che marcano accentuatamente il carattere pionieristico che contraddistingue l’operato di Vaccari in particolare nei primi anni ’70, aspetto sottolineato tra l’altro da Andrea Viliani, direttore del Madre. Infatti nella serie Photomatic d’Italia (1973-74) l’artista affida a delle strip fotografiche, antenate dei selfie oggi tanto ricorrenti, la sua concezione e il suo modus di adoperare la fotografia, intesa come una pratica dall’autorialità occultata e dalla automanifestazione del soggetto.

Le strip, sulla scia del successo di Vaccari alla Biennale di Venezia del 1972, sono lavori inediti e ripensati per la mostra napoletana, considerata la provenienza campana dei protagonisti di queste “fototessere artistiche” (Napoli, Salerno, Avellino, Caserta). A una prima parte segnata da un approccio sostanzialmente storico, corredata dalla suggestiva riproposizione ambientale di una camera oscura, si aggiunge una proposta filmica, attraverso le installazioni I Cani lenti (1971) e Provvista di ricordi per il tempo dell’Alzheimer (2003) in cui Vaccari fornisce un punto di vista insolito e orientato all’altezza del mondo animale nel primo caso, e propone una soluzione alla condizione mentale logorata nel secondo. Al piano superiore protagonista è la tecnologia, che consente all’artista di evidenziare l’importanza del rapporto tra elementi messi in gioco dall’autore e il ruolo fondamentale del pubblico, mediante la decodificazione di QRcode, affiancati da tracce fotografiche, che permettono di “disgiungere la lettura di una fotografia dal metodo tradizionale attraverso lo scatto tecnologico del codice. Appare una lettura che può essere inaspettata, comunicata per telepatia” (Vaccari). L’inaugurazione della mostra è stata inoltre caratterizzata dall’accensione di un faro, proiettato da un balconcino della fondazione, che agirà da richiamo per il pubblico, ancora una volta fondamentale nelle traiettorie operative di Vaccari.

Fino al 30 novembre; fondazione Morra Greco, largo Proprio di Avellino 17, Napoli; info: www.fondazionemorragreco.com

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