Tutto pronto per The Others, la fiera dell’arte contemporanea indipendente

Torino

Mancano pochi giorni all’inizio della quarta edizione di The Others, la fiera espositiva dedicata agli artisti provenienti dalle realtà no profit, associazioni, collettivi, gallerie indipendenti e giovani realtà. In tutto un centinaio di artisti, che esporranno, dal 6 al 9 novembre, in concomitanza con Artissima, nelle celle dell’ex carcere Le Nuove di Torino. Il tema è Wild side, il lato selvaggio. Ma non è mancata la polemica ieri in occasione della presentazione dell’evento. La mancata concessione da parte del comune dell’ultimo piano dell’edificio ha infastidito gli organizzatori: «Anche quest’anno – ha spiegato il direttore artistico Olga GambariThe Others, molto amata dal pubblico forse anche per la forza evocativa della location, si propone come un osservatorio sulla creatività emergente italiana e internazionale. Avevamo cercato di avere il quarto piano dell’ex carcere per poter far fronte alle richieste di spazi di artisti e gallerie che quest’anno si sono aggiunti rispetto a quelli degli anni passati ma dopo un primo approccio positivo in tal senso, ci è stata negata la concessione e questo ci ha molto amareggiati, anche perché abbiamo dovuto annullare trattative già definite con importanti gallerie e associazioni». Pronta la replica dell’assessore alla Cultura Maurizio Braccialarghe: «Non mi sembra fossero state mai state date certezze agli organizzatori sul possibile uso di quelle celle. È comunque un dato positivo che The Others sia andata conquistando sempre più pubblico negli anni, è un’iniziativa con una forte identità».
Fortunatamente, malgrado la sfera pubblica non sempre assecondi il dinamismo e la proposta di questi importanti eventi artistici, ci sono i privati a sostenerne le istanze, contribuendo in maniera rilevante a mantenere alto il livello della proposta. In questo caso si tratta della fondazione Crt e della Compagnia San Paolo, che, come ha spiegato la Gambari: «con un anticipo ci hanno permesso di saldare conti legati ai ritardi dei fondi regionali». E poi Hotel San Giors, Vanni, Kappa, Asilo Bianco, Tuborg, Dimore d’Arte , Gondrand e molti altri.