Pornografica, un fumetto

«Tu sei cattivo con me, perché ti svegli alle tre, per guardare quei film un po’ porno». Copyright del duo salentino Il Genio, del quale – artisticamente parlando – dopo il boom iniziale si sono perse (fortunatamente?) le tracce. Porno, ma anche voyeurismo e sensualità, erotismo e dolcezza, seduzione e intimità. Sono gli ingredienti abilmente miscelati dallo spagnolo Nacho Casanova (è nato a Saragozza quarantadue anni fa), autore della graphic novel Pornografica (Diabolo edizioni, 128 pagine, 14.95 euro); il volume raccoglie una serie di brevi storie a fumetti in bianco e nero, un vero e proprio gioco di seduzione capace di provocare, sia negli uomini sia nelle donne, brividi di autentico – e auspicabile, perché no – piacere. Nell’introduzione il giornalista Ferruccio Gironimi scrive: «La pornografia di Casanova è più erotica che pornografica. Parliamo di parole, sì, ma qui il bisticcio formale influisce sulla sostanza. Difatti il titolo di questo libro proprio con le parole gioca: “porno/grafica”; sì, la seconda parte sottolinea uno sdoppiamento di quanto in partenza sarebbe unico, e non solo si richiama con forza alla grafia dell’osceno, ma addirittura la rivolta, la capovolge, la catapulta in una dimensione contraria a sé stessa».

Quello di Casanova, infatti, è un porno intimista, in grado di far rinascere, solleticandola a dovere, la lussuria quotidiana. Quella che prende il via nei modi più casuali: guardando dalla finestra una persona di passaggio, rimanendo colpiti da un incontro al mercato. Nello specifico Pornografica esplora la sessualità di una coppia maliziosa e affiatata («scopami, non smettere di scoparmi», sussurra lei a lui in un momento di profonda intimità). La leggerezza e la naturalezza con cui Nacho – la cui prima graphic novel è stata la trilogia Autobiografia non autorizzata, pubblicata tra il 2007 e il 2010 – affronta la sessualità, non gli impediscono di risultare, al contempo, estremamente diretto e provocante. Con Pornografica l’autore iberico prosegue la sua personale esplorazione dell’universo femminile incominciata con L’auto di Intisar (con Pedro Riera), reportage grafico dallo Yemen della femminilità negata. Leggere per godere. Info: www.diaboloedizioni.it