Sophintage: il lusso per tutti

Roma

A Roma, in via Donatello 77 (quartiere Flaminio) debutta Sophintage, concept store della nostra casa editrice ideato da Sophie Talarico (in foto). Di cosa si tratta? Di un negozio che, partendo dalla tradizione del vintage di stampo francese e anglosassone, ripropone l’usato di lusso, il bellissimo quasi mai messo. Sophintage, in altri termini, offre capi firmati e di grandissima qualità a un prezzo infinitamente più basso rispetto al nuovo proprio perché indossato poche volte. Insomma se si cerca una borsa Chloé, una scarpa Sergio Rossi, una borsa Stella Mc Cartney, un abito Missoni, una cinta Gucci o una borsa Givenchy, oppure se si cerca il meglio dei francesi poco presenti in Italia tipo Sandro, Maje, Joie o anche Paul & Joe, oppure ancora se si vuole qualcosa di raffinatamente anglosassone come Diane Von Furstenberg, Jaeger o Allegra Hicks, beh tutto questo da Sophintage lo troverete a prezzi bassissimi, in perfetto stato e assolutamente originale. Una formula vincente questa perché soddisfa due esigenze: quelle di chi cerca abiti di marca a prezzi molto contenuti e quella di chi vuole vendere alcuni dei propri capi migliori. «La nostra è una formula semplice – spiega Sophie Talarico – che punta a far felici sia le donne che vogliono comprare, sia quelle che vogliono vendere. Solo su una cosa siamo inflessibili: la qualità. Da noi entrano soltanto capi pressoché nuovi, firmati, che rispecchino il nostro senso estetico, siano frutto della migliore creatività e della più alta sartoria». Una qualità di fondo che emerge anche dalla ristrutturazione progettata dall’architetto Cristina Toscani.

E il legame con l’arte? «È assolutamente mantenuto – prosegue Sophie – in questo nostro primo punto vendita abbiamo previsto degli spazi che destineremo a quegli artisti che vorranno esporre e vendere attraverso di noi. Un galleria d’arte tra opere della grande moda!». Ma come fa Sophintage ad accaparrarsi capi di questo livello? Risponde ancora la fondatrice: «Innanzitutto i rapporti personali. Ho la fortuna – racconta Sophie – di disporre di un gruppo di amiche diverse tra loro ma tutte fashion addicted che sono le mie prime fornitrici. Poi quello che mi arriva dai rapporti professionali maturati come pubblicitaria prima e come giornalista poi. Infine ho una serie di luoghi un po’ segreti dove vado a rifornirmi tra Parigi, Londra e New York».
Il lusso a portata di tutti. In tempi di crisi non è una brutta idea.

Foto di Adriana Abbry
www.abbry.eu

Opening from qzu on Vimeo.