Martial Raysse al Pompidou

Il Centre Pompidou di Parigi dedica fino al 22 settembre una grande retrospettiva a Martial Raysse che ingloba circa 200 opere dal 1960. L’esposizione segue un criterio cronologico, raccogliendo alcuni dei più famosi ritratti di donna dal volto fucsia o verde e adornato di neon, tra cui La France verte, Made in Japan (La Grande odalisque), Simple and quiet painting. Nato nel 1936, si impone sulla scena artistica nel periodo del Nouveau réalisme, legandosi a Ben, Arman, Cesar e firmando nel ’60 il manifesto del movimento. Sono di quegli anni grandi assemblages che incorporano oggetti della società dei consumi. Tuttavia la sua partecipazione al Nouveau réalisme è di breve durata perché ben presto l’artista muove i suoi passi verso un’elaborazione autonoma, che dà una svolta alla sua carriera negli anni Settanta. Dai tableaux objects di gusto kitsch dei primi anni, Raysse passa negli anni Novanta a una pittura più tradizionale, riprendendo l’uso della tempera e recuperando il grande formato dell’arte moderna.