Land like the sea

Da venerdì 18 luglio, a villa Marina Capri hotel & spa, è possibile visitare Land like the Sea, un evento che coniuga arte contemporanea e cultura enogastronomica in terra irpina. La mostra collettiva, nata dalla sensibilità e dalla costanza dell’imprenditrice Francesca Guarino, ha come coordinatore artistico Maria Savarese. Land like the Sea ha come protagonisti tre differenti linguaggi d’arte: la fotografia, il disegno e la scultura, rappresentati rispettivamente da Fabio Donato, artefice di un importante archivio fotografico sulla cultura contemporanea in Campania dal ’68 ad oggi, Piero Mastroberadino, poeta, scrittore e disegnatore e Lucio e Peppe Perone scultori di riconosciuta fama internazionale. La mostra apre una riflessione sul differente concetto di orizzonte tra la terra e il mare: da una parte la terra. Con le proprie radici e stratificazioni, storia e passato e con un orizzonte chiuso; dall’altro il mare, con il suo spazio aperto, non delimitato, una linea di confine verso il non conosciuto, verso il desiderio, una proiezione nel futuro.

I quattro artisti raccontano, attraverso le loro opere, il nucleo concettuale del progetto espositivo. Fabio Donato espone due corpus di lavori: un primo gruppo, sua recente ed inedita interpretazione fotografica del territorio irpino, accanto ad un altro gruppo storico, Tunisi 1987; da uno spazio vicino, chiuso, immediato, a una terra lontana, oltre il bacino del mediterraneo, che dà un senso di libertà e apertura. Piero Mastroberardino presenta una serie di disegni su carta, nei quali il corpo femminile diventa metafora della terra irpina, sintesi di sofferenza e di piacere, un corpo che simboleggia la natura come spazio chiuso, difficile e mosso, fatto di vuoti e pieni, aspre protuberanze e insenature, Lucio Perone espone un gruppo di sculture in vetroresina, ceramica e vernici industriali: i suoi lavori sono densi di rimandi simbolici alla natura e all’inadeguato e spesso conflittuale rapporto che l’uomo ha con essa e con questioni esistenziali, legate alla lotta per la sopravvivenza.

Peppe Perone spiazza lo spettatore con sculture ed installazioni rivestite di sabbia; l’intento ludico e metaforico dell’utilizzo di questo materiale naturale, rimanda alla memoria i castelli di sabbia che fanno i bambini, sottoposti alla consunzione delle intemperie e del tempo; le sue opere diventano simboli surreali e paradossali dell’invasivo e deleterio intervento dell’uomo sulla natura. La mostra trova la sua unicità attraverso la degustazione di vini di prima scelta di un’azienda vitivinicola irpina e con un incontro culinario a cura dello chef stellato Antonio Pisaniello.

Fino al 21 settembre; villa Marina Capri hotel; info: www.villamarinacapri.com

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