Collezioni di famiglia

Gilbert & George hanno sottolineato che se un visitatore arriva da un altro pianeta e vuole sapere qualcosa della vita umana sulla terra oggi, molte domande potrebbero trovare risposta girando  poche strade attorno a Fournier street. Il distretto è multicutulturale, plurifede, multideologico, ricco, povero, vecchio e giovane. Ed è questa totalità che Gilbert & George hanno inserito nella loro arte fin dal loro primo incontro nel 1967. La loro intenzione è comunicare la loro esperienza emozionale del mondo contemporaneo nella maniera più democratica e generosa possibile; nella loro arte possiamo vedere quello che può essere definito il sistema nervoso della moderna società urbana: tutti gli impulsi, tic e sensazioni, comunque nobili o ignobili, poetici o brutti, strani o famigliari.

Nel fare la propria arte, Gilbert & George sanno che possono essere completamente disciplinati, controllati e calmi, come pure concedere a sé stessi di essere totalmente pazzi, guidati dai sentimenti e dominati dalla presenza, dal modo e dall’intensità della propria arte. Da una simile tensione di stati emotivi e psicologici, fanno un’arte che può apparire elegiaca e persa nei sogni, o selvaggiamente fiammeggiante, conflittuale, a tutto volume.

Il mondo di Gilbert & George è un mondo senza dio, ma anche di azioni e conseguenze umane e naturali. La religione, afferma la loro arte, rafforza il pregiudizio, la sofferenza e il conflitto. È la verità, nell’arte e nella vita – la loro arte sembra dire – il solo potere onnipotente della terra; ed è dalla verità, se possiamo, che ognuno di noi deve prendere posizione.

estratto dal catalogo Gilbert & George, A family collection, Skira, 136 pagine, 30 euro, cortesia dell’editore. Gilbert & George, A family collection, fino al 2 novembre, Villa Paloma, Nouveau musée national de Monaco (Nmnm)