Erotismo a tinte forti

Erin Elizabeth Kelly è irlandese, ha solo 25 anni e lavora tra Londra e Belfast.

Autodidatta, ha iniziato a scattare l’erotico con un po’ di timidezza ma quando ha scoperto che le dava le farfalle nello stomaco ci ha preso gusto: le sue immagini bizzarre e dalla palette supersatura hanno catturato l’attenzione di Fluffer Magazine che l’ha inserita nella selezione della prossima issue (in uscita il 19 Giugno ndr).

Non hai mai studiato fotografia. Come hai iniziato a scattare?

«Mio padre mi regalò una reflex digitale per il mio compleanno, così iniziai a fotografare i miei amici per divertimento, da lì nacque una prima forma di interesse. Prima che iniziassi a prenderla davvero sul serio però ci vollero alcuni anni. Ho sempre avuto un forte interesse per l’arte e per la moda ma non sapevo quale fosse la mia direzione, e la fotografia non l’avevo mai considerata. In realtà ho sempre pensato che avrei lavorato nella moda o nel cinema ma sono molto contenta che sia andata così».

Collabori anche con la moda?

«Quando ho iniziato a sperimentare scattavo più fotografie di moda, in seguito mi sono letteralmente innamorata della fotografia erotica e glamour e concentrandomi soprattutto su queste, ho sviluppato un portfolio. Non ho smesso di mettere la moda nei miei scatti, è sempre una fonte di ispirazione. Quest’anno in Irlanda ho intenzione di concentrarmi maggiormente sul mio portfolio di moda, e non vedo l’ora di farlo perchè sarà una nuova esperienza».

Pop o Kitsch? Com’è la tua fotografia?

«Probabilmente la mia fotografia è un pò tutte e due le cose, ma solo per i colori e la tecnica di ritocco».

Hai mai esposto per una mostra personale?

«No, ho solo partecipato a mostre colllettive fino ad oggi, vorrei concentrarmi maggiormente su un percorso da “artista”».

I tuoi lavori parlano di una femminilità molto sensuale, con immagini allusive ma a volte anche molto piccanti: come fai a mantenere sempre l’eleganza, anche negli scatti più espliciti?

«Credo che tutto ruoti attorno alla seduzione e al sottinteso. Non scatto contenuti altamente pornografici, mi piace suggerire e provocare ma mantenendo il più possibile l’eleganza».

Cosa hanno in comune il tuo lavoro, la società e la donna contemporanea?

«Semplicemente, la libertà!».

Come trovi le tue modelle?

«Lavoro spesso con le mie amiche più strette, oppure cerco le ragazze online, per strada e tramite agenzie di modelle».

Che cosa significa il termine “girly porn”?

«Sinceramente lo ignoro. Qualcuno l’ha utilizzato per descrivere il mio lavoro, in passato. Si potrebbe tradurre in porno per ragazze, ma per me è solo un modo di descrivere l’arte erotica ad alto tasso di femminilità».

Il sogno più grande e la paura più grande rispetto al tuo lavoro?

«Continuare a poter fare il mio lavoro per sempre è il mio grande sogno. Perdere la vista è il mio incubo ricorrente».

Foto: Erin Elizabeth Kelly