Arte degenerata, il Matisse della collezione Gurlitt torna ai Rosenberg

Parigi

Un gruppo di esperti internazionali ha confermato che il dipinto Donna seduta di Matisse, una delle 1406 opere d’arte trovate in casa del collezionista tedesco morto di recente Cornelius Gurlitt, apparteneva in effetti al collezionista ebreo Paul Rosenberg, che era stato depredato dai suoi beni dai nazisti durante gli anni Trenta. Il gruppo di esperti ha così messo la parola fine alla disputa sulla proprietà del dipinto che opponeva gli eredi di Rosenberg – il nonno della giornalista francese ed ex moglie di Dominique Strauss-Khan, Anne Sinclair – alla controparte, di cui non è mai stata rivelata l’identità nè la nazionalità. «Anche se non è stato possibile chiarire con assoluta certezza in quali circostanze Hildebrand Gurlitt, il padre del collezionista che aveva in casa il tesoro nazista, sia entrato in possesso dell’opera, il team di esperti è giunto alla conclusione che al proprietario legittimo Paul Rosenberg è stato sottratto il quadro dai nazisti, come ha spiegato la giurista tedesca Ingeborg Bergreen-Merkel, presidente del gruppo di esperti.
«Non sono state trovate risposte definitive a tutte le domande, a oltre 70 anni dai fatti» ha aggiunto. Il rappresentante degli eredi Rosenberg, Chris Marinello, ha definito la decisione una non sorpresa in considerazione del numero e della qualità dei documenti che erano stato forniti agli esperti: «Dopo un’attesa di 73 anni, ci aspettiamo una rapida restituzione del dipinto. Nel suo testamento, Gurlitt ha deciso di donare la sua collezione al museo di belle Arti di Berna, che sta ancora però passando in rassegna la collezione ed esaminando le questioni legali ad essa annesse. Nel caso in cui la donazione finisse per concretizzarsi, il museo consegnerà per prima cosa ai leguittimi proprietari i dipinti che vennero sottratti ai collezionisti ebrei dai nazisti».