Due o tre cose che so di lei

Roma

È in corso la quinta edizione del teatro delle Esposizioni, manifestazione che nasce nel 2010 su iniziativa del direttore dell’accademia di Francia a Roma Éric de Chassey e che presenta ogni anno i progetti degli artisti e dei ricercatori in residenza a Villa Medici. Il curatore di quest’anno, Claudio Libero Pisano, ha scelto di ispirarsi per il titolo a un noto film di Jean-Luc Godard: Due o tre cose che so di lei. In tal senso, restituisce il senso di multidisciplinarietà del teatro delle Esposizioni e presenta il filo che accomuna tutti i lavori dei borsisti: la città, la cultura di massa e il senso contemporaneo della vita, al centro del film di Godard insieme alla donna protagonista del film. «Alcuni dei progetti presentati dai borsisti – spiega Pisano – si focalizzano su degli elementi riferiti alla città di Roma, alle sue architetture, al suo stato attuale di città magnifica ma complicata, alla sua storia fatta di leggende e fantasmi, ai protagonisti della sua scena artistica e intellettuale. In altri, l’attenzione è rivolta a frammenti di una cultura manuale del tutto dimenticata. In altri ancora l’attenzione è puntata sulla storia interna a Villa Medici, che è Roma ma è anche un mondo a sé».

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