«Dal mese di luglio del suo secondo anno di università fino al gennaio seguente, Tazaki Tsukuru aveva vissuto con un solo pensiero in testa: morire». È questo l’incipit del nuovo romanzo di Haruki Murakami, L’incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio, che esce domani in Italia con una traduzione di Antonietta Pastore, pubblicato da Einaudi. In Giappone ha già fatto il boom di vendite: un milione di copie vendute nei primi otto giorni. La storia è quella di un uomo infelice che cerca di superare in qualche modo il proprio isolamento. Un viaggio al centro della sua solitudine fatto di sogni che si confondono con la realtà, gnomi cattivi, la metropolitana di Tokyo. Un romanzo estremamente diverso dai precedenti, più intimo e molto più triste. Il segno dello scrittore giapponese è inconfondibile e, ancora una volta, è immancabile, la musica. Per questo ultimo successo la colonna è Liszt, Le mal du Pays.
