Penultimo paesaggio in fondo

pavia

Angoli di strada, sentieri di campagna, insenature e terre costiere che si riconoscono nelle immagini mosse, nelle doppie esposizioni, in quegli effetti onirici dove l’uomo, quando esiste, rimane nel fondo. La visione nitida e descrittiva tendenzialmente associata al mezzo fotografico viene negata. È lo scorrere del tempo, la mutevolezza, l’espressività di un paesaggio che non potendo offrirsi a una lettura oggettiva, manifesta in questi scatti, una traduzione intimistica dello sguardo che lo cattura. Tutto questo coacervo di sensazione vive nella mostra Penultimo paesaggio in fondo, un racconto in pellicola formato 6×6 di Enrico Doria e Maria Cardamone. Nella bipersonale curata da Francesca Porreca nello Spazio per le arti contemporanee del Broletto, gli scatti fotografici filtrati dal sentire e vedere degli artisti interpretano le mutevoli correlazioni che legano l’uomo al suo ambiente.

Alla sensibilità di Enrico Doria, a quei ”prolungamenti dell’esposizione fotografica, che offrono alla memoria la possibilità di estendersi verso il passato o il futuro in un continuo fluire” si accompagnano le immagini di Maria Cardamone in cui ”spiccano piccoli particolari, richiami alla vita vera e attimi fuori dal tempo”. Scrive la Porreca precisando che ”Penultimo paesaggio in fondo vuole dunque mostrare l’oscillazione tra un’indicazione precisa di realtà, il presente che è sempre punto di partenza e prospettiva e un paesaggio che rimane indefinito, in fondo alla memoria o alla proiezione futura, mai traguardo, ma sempre penultimo sguardo, destinato ad essere continuamente riscritto in relazione all’essere umano e alla sua personale visione».

Iniziato nel 2012, Penultimo paesaggio in fondo è un progetto realizzato tra Italia, Gran Bretagna e Nord Europa, un viaggio fotografico nelle emozioni, un confronto a due voci per investigare ciò che La Convenzione europea sul paesaggio (siglata a Firenze il 20 ottobre 2000) definisce come ”una determinata parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall’azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni”.

Fino al 4 maggio, Spazio per le arti contemporanee del Broletto, piazza della Vittoria 14, Pavia
Info: www.comune.pv.it

 

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