Andrea Sampaolo e il marmo

Forte dei Marmi (Lu)

Colore e istinto, intuizione e goliardia. Andrea Sampaolo sembra aver trovato la chiave per rendere leggera la materia. La sua pittura vivace su blocchi di marmo ”morti”, considerati scarti di lavorazione, restituisce vigore e dignità al peso e alla forma della pietra. Ieri sera è stata inaugurata la sua mostra Re-Life, un progetto che trae la sua forza non solo nella potenza del linguaggio dell’artista ma anche da una serie di particolari. Tanto per cominciare, il luogo. La mostra si svolge, infatti, al Fortino di Forte dei marmi, nel cuore della Versilia, patria del marmo. Una terra che da Michelangelo ha ereditato la tradizione marmifera e che nel corso dei secoli ha sviluppato le migliori maestranze artigiane per lavorare la ”pietra splendente” e che oggi è diventata, proprio per questo, la residenza di alcuni tra i più importanti artisti internazionali che qui trovano tutta l’eccellenza e la qualità a portata di mano.

Sampaolo ha saputo cogliere al volo il richiamo della tradizione ma l’ha rielaborato a modo suo, interpretando il marmo in chiave pittorica e contemporanea. Il risultato è di assoluto valore. Non a caso, infatti, la curatela della mostra è firmata da Massimo Scaringella, critico d’arte che ha legato il suo nome alla fondazione della collezione d’arte contemporanea del ministero degli Affari esteri. Con la sua sapienza ha saputo coniugare nell’allestimento la storia del posto con la contemporaneità della produzione dell’artista.

Re-Life è un progetto maturato grazie a una fitta rete di sinergie tra il comune di Forte dei Marmi, che quest’anno celebra il suo centenario, e la fondazione Villa Bertelli, una delle principali istituzioni culturali della Versilia, che si propone, da anni, come un motore di innovazione e ricerca creativa nella Toscana contemporanea. Al vernissage di ieri sera hanno partecipato molti protagonisti dell’agone culturale versiliese: c’era Matteo Raffaelli, vicepresidente della fondazione Villa Bertelli, l’artista Marco Nereo Rotelli, Paolo Carli, presidente della Henraux spa, una delle principali aziende impegnate nell’escavazione del marmo in Versilia, Vittorio Guidi, figlio del grande artista Ugo Guidi e oggi direttore della casa museo intitolata al padre e Simone Tonini, assessore alla Cultura del comune di Forte dei Marmi.
Le opere di Sampaolo nascono dal riutilizzo di blocchi di marmo destinati allo scarto; una sfida ambiziosa e tenace che l’artista ha vinto puntando su una forma espressiva completamente nuova e di rottura: una pittura astratta e leggiadra che sembra far rinascere la pietra. Le contaminazioni estere di Sampaolo sono molto evidenti, soprattutto nel suo stile eclettico e provocatorio. Gli anni passati Oltreoceano, a Miami, dove ha studiato e arricchito la sua crescita partecipando a mostre e fiere, si percepiscono in molte sintesi proposte in alcune delle sue creazioni.
Il prodotto scaturito da questo studio è una mostra divertente, stimolante e animata, che rende omaggio, in modo del tutto alternativo, alla bellezza e alla contemporaneità del marmo e al fascino di una località come Forte dei Marmi, incastonata tra la storia e la natura eppure così moderna da sapere cogliere stimoli e simboli di assoluta avanguardia.

Foto Margherita Ferri (www.ferrimargherita.com)

Fino al 4 maggio al Fortino, piazza Garibaldi, Forte dei Marmi. Info: www.villabertelli.itwww.andreasampaolo.it

 

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