In attesa del risultato dell’inchiesta, Gurlitt riavrà il suo “tesoro”

Monaco

In attesa che la fine delle indagini determini quali opere siano frutto delle razzie naziste e quali no, Cornelius Gurlitt potrà rientrare in possesso dei suoi quadri, confiscati più di due anni fa dalla giustizia tedesca. Ne ha ufficializzato la notizia la procura di Monaco di Baviera, la città del collezionista tedesco, in casa del quale vennero ritrovate 1406 opere, tra cui capolavori di Picasso, Matisse, Chagall, giudicate oggetto del furto nazista durante il secondo conflitto mondiale. Stephan Holzinger, avvocato di Gurlitt, sostiene che non più di cinquanta opere della sua vastissima collezione potrebbero derivare dai sequestri del Terzo Reich. Non è chiaro ora dove le opere saranno trasferite e conservate. Il portavoce di Gurlitt non ha voluto dare indicazioni “per motivi di sicurezza”.