Alberto Di Fabio a Ginevra

«Mi piace leggere libri di fisica e riviste scientifiche, amo le immagini del telescopio Hubble, considero le formule matematiche molto vicino ai maestri come Giotto, Tiziano, De Chirico, Mondrian, Ernst, Pollok, ma anche a scrittori come Shakespeare e musicisti come Bach». Il pittore Alberto Di Fabio (abruzzese, classe 1966) è un grande appassionato di scienza e fisica tanto da impregnare le sue grandi e magnetiche tele di elementi figurativi che richiamano le microparticelle e le sinapsi di cui è composto il mondo. Ma non solo gli elementi fisici – e metafisici – sono oggetto della sua ricerca artistica e soggetto dei suoi quadri, rappresentano anche la fonte primaria d’ispirazione che da anni guida l’artista, una sensibilità capace di coniugare arte e scienza in modo coinvolgente. Una visione del mondo e dell’arte così specifica e forte che oggi si concretizza con un incontro al Cern, l’organizzazione europea per la ricerca nucleare, in una conferenza che precede l’inaugurazione della personale alla Gagosian gallery di Ginevra visibile fino al 24 maggio. L’evento, in collaborazione con Ariane Koek (responsabile dell’International arts al Cern) e con la curatrice Eszter Csillag, dal titolo Presentation sottolinea la grande affinità che lega la poetica di Di Fabio all’universo scientifico. «Per spiegare il mio lavoro – precisa l’artista – parlo della percezione: quella sensibilità che ognuno di noi possiede e che gli permette di sentire il battito del cuore del nostro pianeta, il movimento della danza cosmica, la fisica quantistica. Noi artisti sentiamo il tutto più amplificato, siamo come antenne, sentiamo il soffio del vento divino. Esiste un senso spirituale nell’uomo e in ogni elemento della natura e della fisica».

L’amore per la fisica viene da lontano, da quando bambino trovava a casa libri di conchiglie, rocce e minerali di proprietà della madre, insegnante di scienze naturali. «Siamo perennemente in contatto con le stelle e i pianeti, è questa rete elettromagnetica delle nostri sinapsi e delle nostre galassie interiori ed esteriori che riporto nei miei ultimi lavori. Strutture complesse che ci offrono un’escursione visiva sulle incessanti modifiche della psiche in relazione agli influssi esterni. Secondo la teoria quantistica, inizialmente noi siamo parte di un tutto insieme alle piante e ai minerali. Anche la materia possiede un dna. Fin dall’inizio ho avuto questo approccio: da bambino ho disegnato la Divina commedia di Gustave Dorè, disegni epici e forti», conclude Di Fabio. La personale alla Gagosian di Ginevra giunge dopo ventiquattro anni di attività artistica e oltre centosettanta mostre alle spalle, molte delle quali all’estero, mentre il sodalizio con Larry Gagosian prosegue da decenni: un’amicizia e un rapporto professionale iniziato decenni fa a New York con l’acquisto da parte del mecenate di cinque tele di un allora sconosciuto artista italiano.

Alberto Di Fabio, fino al 24 maggio, Gagosian gallery, Ginevra. Info: www.gagosian.com

nella photogallery l’evento al Cern e l’inaugurazione alla Gagosian di Ginevra