Repetita iuvant

Repetita iuvant, dicevano i latini e dicono ancora oggi le lingue più forbite. Ripetere le cose non solo nella maggior parte dei casi aiuta ma, nel caso dell’arte moltiplicata, le impreziosisce. Devono aver pensato questo Mattia Munari e Nicola Galvan, curatori, con il supporto di Maco Arte, della mostra Repetita iuvant, il multiplo d’autore nel Novecento in programma a Padova dal 22 marzo fino al 27 aprile. L’esposizione presenta circa 40 lavori firmati da alcuni tra i più importanti artisti contemporanei, scelti tra coloro che nel corso della loro carriera si sono misurati, in modo continuativo, con l’ideazione e la progettazione di multipli. Enrico Baj, Lucio Fontana, Joe Tilson, Arnaldo Pomodoro, Christo, Jannis Kounellis, Michelangelo Pistoletto, Alighiero Boetti, Mimmo Paladino, Louise Nevelson, Mario Nigro sono solo alcuni tra gli artisti che partecipano alla ricca collettiva padovana. Ad affiancare i nomi di artisti nostrani c’è anche la genialità di Man Ray, grande esponente delle avanguardie storiche, in mostra con la versione moltiplicata, voluta dall’artista negli anni Settanta, di un pezzo celebre come Cadeau, tra i più noti suoi “oggetti d’affezione”. «Abbiamo scelto di esporre multipli – spiegano i due curatori – perché è un ambito che ci interessa molto, già un paio di mostre precedenti erano legate alla grafica. Questa volta, però, abbiamo preferito esporre opere con una fisicità maggiore, quindi abbiamo puntato poco sull’aspetto grafico e molto sugli oggetti e la scultura: come esempi su tutti citiamo la Scacchiera di Baj, l’opera tridimensionale di Pistoletto e quella di Christo del 1965, fatta a mano assemblando lo stesso giornale».

Le opere esposte nella galleria della Rinascente di Padova consentono al visitatore di ripercorrere, idealmente e visivamente, una stagione artistica decisiva, compresa tra la fine degli anni Cinquanta e i primi anni Ottanta, periodo che coincide con la fase di maggiore diffusione del multiplo d’artista. «La scelta dei multipli è anche legata alla sede espositiva che è all’interno di un grande magazzino: alla commercializzazione, da intendersi in modo positivo, delle opere e al piacere che queste possano essere più democraticamente fruite da più persone», concludono i curatori. Il percorso della mostra presenta lavori provenienti da gallerie, fondazioni e collezioni private; opere riconducibili ai principali ambiti di ricerca del periodo considerato che va dall’alba delle nuove avanguardie fino al prepotente ritorno dei linguaggi figurativi. Segno caratterizzante della mostra sono quindi le numerose opere ispirate alla pratica dell’assemblage di origine dadaista, basata sul recupero di oggetti d’uso comune, esteticamente “innalzati” dall’operazione espressiva che li coinvolge.

Repetita iuvant, il multiplo d’autore nel Novecento dal 22 marzo al 27 aprile. Galleria La Rinascente, Padova

Info: 049/8204530-4522

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