Il debutto di Anita

New York

Stasera a New York, nel Baruch’s Engelmann Recital Hall di Manhattan, debutta, in prima mondiale assoluta, l’opera lirica Anita!, composta a sei mani, da Luigi Porto, João MacDowell e Thiago Tiberio per l’International Brazilian Opera Company, su testi di Andrea Amoroso: il progetto è espressione della più giovane musica classica indipendente e racconta la storia della cosiddetta eroina dei due mondi, la donna simbolo del femminismo che legò indissolubilmente la sua memoria a quella di Giuseppe Garibaldi. Era il 21 Luglio 1839 quando avvenne l’incontro fatale che cambiò il destino a entrambi: l’eroe risorgimentale italiano, bello, fiero e irresistibile, si trovava in Sudamerica per condividere la lotta degli indipendentisti del Rio Grande nel piccolo centro di Laguna. Quando vide per la prima volta Ana Maria de Jesus Ribeiro, affascinante e indomita, la trovò in lacrime per il marito in fin di vita, ma ormai il colpo di fulmine era scoccato. La donna entrò subito nella storia come Anita, vezzeggiativo con cui il caudillo sudamericano la chiamò sempre. Lo stesso Garibaldi racconta nelle sue Memorie gli albori di questo amore a prima vista: ”Devi essere mia, con quelle semplici parole avevo creato un legame che solo la morte doveva sciogliere. Avevo trovato un tesoro nascosto, ma un tesoro di tale prezzo da indurmi anche a commettere un delitto per possederlo, purché tutta la responsabilità dovesse cadere sopra di me”.

Anita si invaghì del combattente con cui condivise gli ideali libertari e ogni avventura che ne seguì, in nome della lotta contro le forze oppressive imperialiste. L’opera al debutto newyorkese è una commistione tra stile operistico tradizionale ed elementi compositivi contemporanei. Una significativa coincidenza vuole che ad averla concepita sia una vena musicale, nata proprio dall’incontro dei due mondi di Giuseppe e Anita. Luigi Porto è un compositore e sound designer cosentino, Andrea Amoroso è un poeta e librettista anche lui calabrese, mentre Thiago Tiberio, pianista direttore d’orchestra e ideatore di colonne sonore di film, è nato a Rio de Janeiro, come pure João MacDowell, compositore e vocalist nato a Brasilia.

«Il nostro è un approccio inclusivo. Si tratta di abbracciare la differenza mescolando culture lontane per produrre qualcosa di nuovo. Nella musica questo si traduce in uno stile sofisticato che parla al cuore attraverso ritmi che possono coinvolgere sia la mente che il corpo» afferma João, cofondatore della International Brazilian Opera Company. Alla prima nella Grande Mela verranno anche proposti lavori precedenti dei tre compositori. «L’evento vanta anche il forte sostegno di David Del Tredici, premio Pulitzer, e di David Byrne, ex leader dei Talking Heads. Anita! – afferma Porto – cercherà di coniugare, anche visivamente, le possibilità del teatro musicale, del cinema e della poesia, senza giungere a compromessi, ma piuttosto creando dei punti di contatto tra linguaggi che saranno espressi al pieno delle loro potenzialità”. L’opera è utile a ricordare, in occasione della Festa della donna, una sposa e madre che con volitività e forza di carattere seppe conciliare l’amore più intimo con la passione civile: “Sempre la considerai la più perfetta delle creature”scrisse Garibaldi parlando di lei e consegnandola per sempre alla storia.

 

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