Memorie fotografiche

Un filo rosso lega le immagini in mostra nell’esposizione Fotogiornalismo e reportage, in programma alla galleria civica di Modena fino al 13 aprile: la storia, quella con la s maiuscola, che passa attraverso le personalità più influenti del Novecento che si incrociano con le persone comuni che quella storia contribuiscono a legittimarla. Ecco allora che l’espressione sorridente e tenera di Che Guevara mentre tiene in braccio una paffutella bimba si interseca con il magro corpo di un bambino ritratto da Ferdinando Scianna durante una manifestazione religiosa nel sud dell’Italia; la comunità di zingari senza volto negli scatti di Gianni Berengo Gardin si affinaca al profilo di Bill Clinton che abbraccia una donna durante una convention. Curata da Silvia Ferrari, l’esposizione vuole mettere in luce la fotografia considerata dal punto di vista del suo potenziale documentario e di testimonianza e rappresenta, inoltre, la ricchezza del genere nella collezione della galleria civica di Modena. La collezione comprende, infatti, alcuni dei nomi che hanno fatto la storia della fotografia di reportage a livello mondiale come Weegee, Henri Cartier-Bresson, Robert Capa, Werner Bischof, William Klein, Caio Mario Garrubba, Mario De Biasi, Gianni Berengo Gardin e Ferdinando Scianna.

Gli scatti in mostra sono stati in gran parte pubblicati su riviste e giornali, come le particolari indicazioni manoscritte sul retro testimoniano: misure, tagli da operare e notazioni che raccontano di una professione ricca di fascino e coinvolgente. Le vicende raccontate dalle fotografie in bianco e nero sono le più svariate e attraversano tutto il secolo scorso: il ritratto di una anziana donna scattato nelle Filippine nel 1976, che porta la curiosa firma di Gina Lollobrigida, le drammatiche vicende del Cile durante la dittatura di Pinochet, la rivoluzione ungherese del ’56, la strage dei Watussi in Burundi nel ’64, la caduta del muro di Berlino. Presente in mostra anche un’altra categoria di fotografie – tutt’oggi di attualità – nasce per essere esposta, sfugge quindi ai ritmi della comunicazione e si propone come opera a sé stante ed è rappresentata ad esempio da autori come Gianfranco Gorgoni, Melina Mulas, Aldo Soligno.

Galleria civica di Modena, corso Canalgrande 103, Modena. Info: www.galleriacivicadimodena.it

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