Martino Genchi, una promessa dell’arte

Parigi

È esposta fino al 30 gennaio a Parigi, all’hotel de Galliffet, sede dell’istituto italiano di cultura, l’opera Acuta Cuspide di Martino Genchi, selezionato da Chiara Bertola, curatrice della fondazione Querini Stampalia di Venezia e della fondazione Furla di Bologna come artista residente all’Istituto italiano di cultura, nell’ambito del programma Le Promesse dell’arte. Si tratta di un programma inaugurato un anno fa dall’istituto italiano di cultura di Parigi che mira a far conoscere i giovani talenti italiani nel campo dell’arte figurativa, della fotografia, del cinema, della letteratura, della musica, dell’architettura, del design, della storia e da quest’anno anche della ricerca scientifica. Ogni mese, l’istituto ospita un giovane talento, selezionato da illustri esperti, nei prestigiosi locali dell’hotel de Galliffet, mettendogli a disposizione i propri spazi e servizi e impegnandosi a presentare il progetto che egli avrà realizzato durante il suo soggiorno. Dall’ottobre 2012 i giovani talenti residenti all’istituto italiano di cultura sono stati: l’artista Tomaso De Luca, il fotografo Alessandro Dandidi Da Sylva, il compositore Franco Venturini, il regista Massimiliano Camaiti, lo scrittore Francesco Pacifico, la videoartista Anna Franceschini, la pianista Gloria Campaner, il designer Vittorio Venezia, lo sceneggiatore Filippo Bologna, le storiche dell’architettura e del restauro Sara D’Abate e Giuliana Mosca e il compositore Francesco Antonioni. Laureato in arti visive allo Iuav di Venezia, Genchi ha esposto in numerosi spazi italiani ed europei come la fondazione Bevilacqua La Masa a Venezia, Viafarini di Milano, lo Stedelijk museum’s-Hertogenbosch e il bkSM di Strombeek in Belgio.