Segantini torna a casa

Roma

La grande tela di Giovanni Segantini Alla stanga è tonata al suo posto, sulla parete della sala n.10, denominata Realtà e sentimento, all’interno della Galleria nazionale d’arte moderna di Roma. Dopo sette mesi di restauro, eseguito dall’Istituto superiore per la conservazione e il restauro, a opera di Caroline Dupré e Francesca Secchi e grazie al finanziamento dalla fondazione Paola Droghetti onlus, l’opera è stata presentata nella sua rinnovata veste ieri nella sala del Mito della Gnam. Alla stanga propone su scala monumentale un frammento dell’umile quotidianità contadina, cioè il momento nel quale al tramonto le mucche vengono ricondotte alla stanga e accudite dopo una giornata di pascolo. Dipinta en plein air nell’arco di sei mesi, tra l’autunno 1885 e la primavera 1886, a Caglio in Valassina, l’opera conclude il periodo lombardo dell’artista. Il dipinto imponente, il primo di grandi dimensioni eseguito da Segantini, è firmato e datato1886, anno nel quale venne esposto alla Permanente di Milano, tra ammirazione e polemiche, e ricevette la medaglia d’oro all’Esposizione internazionale di Amsterdam. Due anni dopo il meraviglioso dipinto fu acquistato per 18.000 lire dal governo italiano per la Galleria nazionale d’arte moderna (all’epoca ospitata nel palazzo delle Esposizioni in via Nazionale).

Questo lavoro si inserisce in quel momento di transito tra la fase giovanile del percorso di Segantini, in cui l’artista si avvale di soggetti e impasti cromatici tradizionali, e la maturità artistica, connotata dalla personalissima adozione della tecnica divisionista e dal progressivo orientamento in direzione simbolista. Il restauro è stato reso necessario per donare una migliore leggibilità all’opera. Diversi sono stati gli interventi attuati: una pulitura generale, l’alleggerimento della vernice ingiallita, nuove stuccature e il ritocco pittorico di tipo mimetico ad acquerello e vernice oltre al trattamento delle deformazioni in corrispondenza dei due tagli risalenti al 1948, anno nel quale il dipinto fu vittima di un atto vandalico e la tela subì un primo intervento di restauro. Nella stessa giornata è stato presentato il volume: Luce d’autunno. Alla stanga di Giovanni Segantini, un restauro, (a cura di Laura D’Agostino e Stefania Frezzotti, Gangemi Editore, Roma). Tra coloro che sono intervenuti all’incontro è intervenuta Annie-Paule Quinsac, massima studiosa di Giovanni Segantini e autrice del catalogo generale delle opere dell’artista, dal titolo Alla stanga: elaborazione di un’immagine. Molto interessante il video, proiettato durante l’evento di presentazione del restauro, dal titolo Alla stanga, storia di un restauro (regia di Serena Lodovici).

Info: http://www.gnam.beniculturali.it/

 

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