Schermo dell’arte

Fino al 17 novembre Firenze ospita anche quest’anno la rassegna cinematografica Schermo dell’arte film festival, giunta nel 2013 alla sia VI edizione e inclusa nella manifestazione 50 giorni di cinema internazionale a Firenze organizzata da fondazione Sistema Toscana. Film d’autore, documetari, workshop e incontri esploreranno il vasto e variegato mondo dell’arte contemporanea attraverso il cinema. Incontro e confronto tra diverse possibilità e modalità espressive sono il fulcro della manifestazione – diretta da Silvia Lucchesi – che propone un intenso programma di 25 proiezioni di cui 16 anteprime italiane.Tutti i film in rassegna sono stati attentamente selezionati tra la migliore produzione internazionale recente e saranno proiettati al cinema Odeon di Firenze. Tra gli ospiti illustri il fotografo giapponese Hiroshi Sugimoto, l’artista britannico vincitore nel 2005 del Turner prize Simon Starling, l’artista albanese Adrian Paci protagonista in questi giorni di una grande retrospettiva al Pac di Milano, lo scultore e film maker lituano Deimantas Narkevicius attualmente con una mostra al museo Marino Marini. Affiancano i film diversi incontri ed eventi che si tengono nelle maggiori istituzioni culturali e del contemporaneo del territorio: l’accademia di Belle Arti di Firenze, il rettorato dell’università di Firenze, il museo Marino Marini, Villa Romana, il centro per la cultura contemporanea Strozzina, il centro per l’arte contemporanea L. Pecci di Prato. La programmazione al cinema Odeon ha aperto con tre film: alle 18 Fifi Howls From Happiness sullo scultore e pittore iraniano Bahman Mohassess alla presenza della regista Mitra Farahani; alle 21 Inside Out: The People’s Art Project racconto dell’originale progetto fotografico di partecipazione sociale dell’artista francese JR, che ha coinvolto gli abitanti di vari luoghi del mondo in una serie di giganteschi ritratti incollati sui tetti di Rio de Janeiro, sul muro di separazione tra Palestina ed Israele, sulle case dei sobborghi parigini di Clichy-sous Bois; alle 22.30 il racconto dell’esperienza brasiliana dello street artist Keith Haring, Keith Haring in Brazil.

I film proposti nei prossimi giorni affrontano temi che vanno dalla politica alle contraddizioni della società ai significati più nascosti della creazione artistica: in The column, l’artista albanese Adrian Paci, presente in sala, affronta il tema dell’identità culturale nel contesto delle dinamiche sociali ed economiche globali; la violenza sulle donne nel film The Bride, cui Joël Curtz racconta il viaggio intrapreso dall’artista milanese Pippa Bacca, nipote di Piero Manzoni, per realizzare la performance Brides on Tour, stuprata e uccisa sulla strada per Istanbul; le irreversibili conseguenze dei disastri nucleari e delle radiazioni descritte nel film sul disastro di Chernobyl Toxic Camera realizzato dalle artiste inglesi Jane e Louise Wilson; il reportage di guerra di Letizia Battaglia e Alfredo Jaar che decunciano le miserie del mondo in Dans un Océan d’Images; il mezzo con cui gli artisti tracciano la loro personale visione del mondo, al centro dei documentari Memories of Origin – Hiroshi Sugimoto, sul fotografo giapponese celebre per le sofisticate immagini in bianco e nero che sarà ospite del Festival e Duane Michals – The Man Who Invented Himself. La VI edizione dello Schermo dell’arte ripropone oltre alla già citata Visio, le sue altre tradizionali sezioni: cinema d’artista, film realizzati da artisti quali Simon Starling, vincitore del Truner prize 2005, che presenterà Black Drop in cui sono ricostruite le relazioni tra ricerche astronomiche e origini del cinema, e Alain Fleischer, fondatore del centro di arti contemporanee Le Fresnoy a Tourcoing con il suo Sculpture Constantin Brancusi. In programma anche My Name is Janez Janša, storia di tre artisti che nel 2007 decidono di cambiare il loro nome, prendendo ognuno quello dell’allora Primo Ministro della Slovenia Janez Janša. La sezione sguardi propone documentari sulle storie e i protagonisti dell’arte contemporanea quali Open Field – Gabriel Orozco; Erwin Wurm – The Artist Who Swallowed The World, Meeting With Olafur Eliasson e l’intrigante ritratto Sophie Calle, Untitled.

Focus on presenta un omaggio agli autori più rappresentativi del cinema d’artista internazionale, quest’anno dedicato allo scultore e regista lituano Deimantas Narkevicius che sarà ospite del festival e di cui verranno presentati cinque film dai quali emerge, attraverso l’uso del found footage e del documentario, una visione della storia influenzata dai ricordi soggettivi con particolare attenzione allo sviluppo sociale dell’Europa sovietica. La sezione festival talks coinvolge Adrian Paci, Simon Starling, Deimantas Narkevicius e durante l’incontro di domenica 17 novembre alla Strozzina (Palazzo Strozzi, Firenze), Giovanna Silva e Barbara Casavecchia presenteranno il progetto editoriale Humboldt Books, nato a Milano nel 2012: una collana di libri d’artista dedicata al significato e all’importanza del viaggio in termini di esperienza e di conoscenza nella pratica artistica contemporanea. Durante la presentazione vengono proiettati in anteprima assoluta alcuni estratti del film di Carsten Höller, Congo Kings, da cui sarà realizzato uno dei prossimi titoli della collana. Viene inoltre presentato il primo volume già disponibile, Simon Starling, Black Drop Ciné-roman, progetto editoriale tratto dal film Black Drop. Da quest’anno il Premio Visio – European workshop on artists’ moving images II edizione, si apre al panorama internazionale grazie alla collaborazione di cinque curatori (Raimundas Malasauskas, Hila Peleg, Sarah Perks, Khaled Ramadan e Filipa Ramos) che hanno proposto una rosa di dieci artisti. Tra questi, i vincitori sono i portoghesi Mariana Calò e Francisco Queimadela, che riceveranno un riconoscimento di 10mila euro per la produzione di un progetto video inedito che sarà presentato durante l’edizione del festival del 2014. Inoltre, in occasione del ventennale della realizzazione del Wall Drawing #736 di Sol LeWitt al centro per l’arte contemporanea L. Pecci Prato, un omaggio all’artista americano scomparso nel 2007: Sol Lewitt di Chris Teerink, documentario interamente dedicato alla sua opera e alla sua rivoluzionaria filosofia creativa. Info: www.schermodellarte.org

 

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